"Ci imponiamo di non aspettarci niente, ma nel cuore in realtà la speranza non si spegne mai."

lunedì 21 novembre 2011



Sò che non servono parole a commentare questa immagine.

giovedì 17 novembre 2011

Nuda sei semplice - Pablo Neruda


Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, strade di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.

Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l'estate in una chiesa d'oro.

Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t'addentri nel sotterraneo del mondo.

come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda.

giovedì 10 novembre 2011

domenica 16 ottobre 2011

perché sei cosa bella...


E mentre scendono lacrime
e sento freddo senza averti qui,
e poi mi sento un po' strana e mi trema la mano,
mi manca l'aria se tu non sei qui.
e pensandoci bene sai,
questa canzone mi parla di te,
e come emozione mi stringe le vene
e ferma il sangue e sai perché?

Era bello mentre i nostri occhi piano si seguivano,
quasi intimiditi dallo specchio che temevano.
Era dolce il modo in cui piangevi quella sera,
ti avrei stretto forte forte e sai che non si poteva.
E sarò libera di poterti dire
e sarò sempre amore magico,
sarà poter volare senza mai cadere
e prenderti per mano e convincerti a soffrire,
perché ogni cosa bella ti fa sempre stare male.
E poi baciarti ogni notte
proprio come le zanzare,
e cercare le tue mani sempre
quando nasce il sole...
e dimostrarti che per niente al mondo ti farei soffrire
perché tu sei cosa bella e non meriti del male.

Ed è bello che ora i nostri occhi sembra che si cercano
non han più paura dello specchio che temevano.
Eri dolce la prima sera in macchina al parcheggio
e ti ho stretto forte forte ed è lì che si poteva.

E sarò libera di poterti dire
e sarà sempre amore magico,
sarà poter volare senza mai cadere
e prenderti per mano
e convincerti a soffrire,
perché ogni cosa bella ti fa sempre stare male.
E poi baciarti ogni notte
proprio come le zanzare,
e cercare le tue mani sempre
quando nasce il sole..
e dimostrarti che per niente al mondo
ti farei soffrire
perché sei cosa bella
e non meriti del male.
E poi baciarti ogni notte
proprio come le zanzare,
e cercare le tue mani sempre
quando nasce il sole..
e dimostrarti che per niente al mondo
ti farei soffrire
perché sei cosa bella
e non meriti del male.

Ed è bello che ora i nostri occhi quasi si somigliano,
non han più paura dello specchio che vedevano.
Eri dolce mentre mi baciavi ieri sera,
io ti tengo stretto forte,
lo farò una vita intera.



mercoledì 12 ottobre 2011

Solo i coraggiosi riescono ad amare.

Per amare ci vuole coraggio, il coraggio di dire quello che sei, quello che mai sarai. Il coraggio di fare quello che sai, quello che mai saprai. Il coraggio di mostrare la tua parte più vera, la tua parte più sincera. Il coraggio di aspettare che tutto passi, che il tempo passi. Il coraggio di vedere solo con i tuoi occhi, mai con quelli altrui. Il coraggio di voler amare, nonostante tutto, nonostante tutti.
Per amare ci vuole coraggio. Ed io soldato senza armatura, combatto, mi ferisco e muoio, contro di te mio amore che ora sei il più forte, perché puoi decidere, perché puoi dire, ma anche non dirmi mai, perché puoi farmi aspettare, perché puoi far finta di niente, anche se tutto sai... Ma domani non sarà così, quando non mi vedrai più, non ti cercherò più, non mi sentirai più, perché solo i coraggiosi riescono ad amare, ed anche se perdono non perdono mai. Mentre tutti gli altri passano la vita a trovare il coraggio per non innamorarsi credendo di vincere, ma in realtà.. non vincono mai.

-O.Casini

La nostra è una relazione economica:

non sperperiamo soldi ma non risparmiamo sull'amore. Non ci regaleremo diamanti, ma quello che ci possiamo regalare noi nessun altro può: solo tu hai i miei baci e solo io ho i tuoi.

sabato 1 ottobre 2011

Il filo rosso.

Da molto ci siamo incontrati ma scontrati no. Prima siamo dovuti inciampare su qualche sbaglio, rimanere al buio stesi a terra sentendoci dissolvere, come cadaveri restavano i nostri corpi evanescenti. Tentanto di evadere da questa sorte, le nostre mani si sono cercate e hanno scoperto di poter combaciare, come ingranaggi di una meravigliosa macchina di sogni e desideri. Dal gomitolo rosso è stato tagliato un lungo filo. Il filo che ci unisce. Esso è fragile e spesso si è spezzato, ma abbiamo avuto forza e anche se le mani tremavano siamo corsi a ripararlo. Le due estremità lacerate tornano insieme e ad ogni nodo il filo si accorcia, più il nodo è saldo più il filo diventa corto e maggiormente diminuisce la distanza che ci divide. Dobbiamo solo resistere, avere il coraggio e la voglia di raggiustare ciò che si danneggia, non per renderlo uguale a prima ma per renderlo migliore. Ci ritroveremo l'uno di fronte l'altro a contemplare la profondità dei nostri occhi che fluiscono gli uni negli altri come un fiume nel mare, così che se la corrente diventa impetuosa a causa della tempesta, gli zigomi si bagnano e le nostre guance diventano paludi di lacrime bisognose del calore di un bacio. C'è energia nei nostri baci, nelle mie labbra che scivolano sulle tue. Si catturano, si fanno compagnia, si mostrano deboli ma si amano assolvendosi da ogni peccato.
Non ci accorgiamo che la sabbia nella clessidra scorre velocemente e vittime del tempo infame ci ritroviamo, all'improvviso, già in attesa delle nostre anime divise.

venerdì 16 settembre 2011

Noi siamo dei ladri, siamo abili a rubarci il tempo.

Perdonami perché ho preso i tuoi secondi, i tuoi minuti e i tuoi giorni. Perdonami perché ho preso tutto senza chiedere.

Ecco, forse questo non ha senso.

Parliamo del cuore, del mio cuore. Il mio cuore come il mondo, all'inizio, era una Pangea. Non c'era distinzione fra terra e acque ma poi una serie di terremoti ha sconvolto questa situazione. La superficie è stata inondata da mari e oceani di lacrime, quell'unica terra si è divisa, squarciata, frammentata in qualcosa di irreparabile. Se c'è un atmosfera il buco dell'ozono in essa deve essere molto espanso in quanto non riesce più a proteggerlo, il mio cuore è un pianeta senza nessuno che lo difenda. Mi sono scoperta incapace di ciò, lui decide per se stesso non per me, ed io posso decidere ciò che è meglio per me ma non ciò che lo è per lui. Odio i battiti del mio cuore perché non posso controllarli, sono inaspettati e spesso inopportuni, mi fanno malissimo e vanno contro ogni logica. Il cuore non ha voce, non ha modo di parlare se non questo, non ha modo di farsi sentire se non quasi esplodendoti nel petto. E' impossibile che tu non ti accorga del suo urlo, ma lo senti solo tu e invece vorresti che lo sentisse chi ti sta difronte, vorresti che capisse ciò che a parole non sapresti spiegare e non riusciresti a dire. Il silenzio. Quanto sono difficili da spezzare certi silenzi e quanto sono incomprensibili, causano malumori e in me regnano sovrani.
L'ipocrisia?c'è ne tanta, troppa, e non la sopporto; la sincerità? la cerco ma spesso neanche io riesco a darne; le bugie? coltelli nella piaga; la fiducia? le fondamenta di qualsiasi rapporto, cemento armato capace di sgretolarsi in piccoli granelli come sabbia; il perdono? difficile, necessita di grande forza ma sono sicura della sua esistenza; l'amicizia? ha due facce come una medaglia, bisogna sapersela giocare ed essere fortunati; l'amore? ne parlo tanto ma non so ancora esprimermi con certezza al riguardo...
Quanto è strano sentirsi comparse nel film della propria vita o sentirsi come uno di quei protagonisti che non piacciono per le proprie idee, azioni, per le proprie scelte. Mi ritrovo persa e intrappolata in questa realtà, pochi amici, dei genitori troppo apprensivi che non mi capiscono e delle relazioni che un po' fanno male e un po' mi danno la forza per andare avanti.
Ho paura di dormire, il mio subconscio sta diventando paranoico e monotono. Faccio incubi sempre per la stessa cosa, niente più sogni, niente più fantasie amate, solo incubi terribili. A questo punto preferisco la realtà e immaginare ad occhi aperti, anche se la realtà riesce spesso a stupirmi superando qualsiasi mia aspettativa.
Una volta mi hai detto che in questo blog ci avresti volentieri preso casa, io ti farei stare ma devo avvertirti che qui è come un roseto: molto bello ma c'è da fare attenzione alle spine. Se sopporterai esse e le loro punture, se ti prenderai cura di queste rose e saprai aspettare la fioritura ammirandola ogni volta come la prima, se conserverai la stessa passione e gli stessi occhi, forse riuscirai a rimanere, io non ti manderò via.

Non c'è qualcosa da comprendere qui, non c'è da prendermi sul serio, io stessa mi dico cose a cui non credo. Dici che so scrivere ma, ecco, forse questo non ha senso.

martedì 6 settembre 2011

Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?

Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" rispose uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?" Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò: "Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire
questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché?
Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."


-Mahatma Gandhi

mercoledì 31 agosto 2011

Marry me.

C'è una persona, un ragazzo, fa avanti e dietro nella mia testa ed ha il passo pesante così che risulta impossibile non sentirlo camminare fra i miei pensieri. E' lui che, come fossero un puzzle, combina e scombina le mie emozioni, ha preso il controllo del mio corpo e... del mio cuore. Riesce a controllare anche il tempo, sono eterni i minuti senza di lui e sono inafferrabili le ore in sua compagnia. Mi piace tenergli la mano, abbracciarlo, mi piacciono i baci che ci diamo e le nostre fantasie su viaggi lontani o su una vita che dice di voler passare con me. Marry me. Forse ci sono già due anelli con i nostri nomi scritti sopra, mi piacerebbe, simbolo di una promessa d'amore. Sbilanciarsi potrebbe essere pericoloso ma io lo amo, veramente, ti amo e non riesco più a capire come potrebbe essere altrimenti.

Questo amore piu' ci consuma piu' ci avvicina.

Se le persone a cui voglio bene fossero stelle tu saresti la più bella e luminosa, tu saresti la stella polare. Tutte le stelle sono importanti e ognuna a modo suo fa luce nella notte, ma solo la stella polare mi indica il nord, e io senza di essa non so dove mi trovo, non so dove andare, mi sento persa. Nella notte mi basti tu, conti così tanto che se ora che sei al mio fianco le altre stelle si spegnessero non me ne accorgerei neanche.

lunedì 22 agosto 2011

Ci sono le coppie storiche, belle da morire.

Ci sono i ragazzini annoiati che si “amano” dopo una settimana. Ninfomani che scopano coi puttanieri. Amori che sbocciano all’improvviso. Ci sono i fidanzatini possessivi che si incatenano l’un l’altro fino ad odiarsi. Ci sono i coniugi insofferenti. Gli amanti teneri e sognatori. E poi ci siamo noi. Dove, di preciso, non si sa.
-The Haunted

giovedì 18 agosto 2011

I built a wall around my heart but is falling apart with you.

Vento caldo di passione, leggiadra brezza del mattino, cacciatore di nuvole, sei tu che provochi burrasca nel cuore. Tornado nella tempesta, mi scaraventi a terra, togli il respiro con violenza, togli il respiro con amore, conosci l'importanza di respirare? solo il tuo odore è ossigeno. Trasporti parole che si perdono in te e io con esse mi sono persa, ma se anche così non fosse non saprei comunque dove mi trovo o dove andare. Sei speciale e chi dice che non lo sei è perché ancora non ha capito l'importanza di poter volare.

giovedì 11 agosto 2011

Fra il paradiso e l'inferno ci sono sedici piani.

Juliet le tue gambe tremano ma ora devi correre, i tuoi occhi piangono ma ora devi sorridere. Il clandestino amore è stato svelato e ti chiedono di scontare la pena. Parole vengono urlate come proiettili vaganti e ti prendono in pieno il petto. Il cuore ti fa male, il respiro è sempre più in affanno. Romeo dice: "andrà tutto bene" ma, Juliet, allora perché vuoi rifugiarti in un sogno? perché getteresti il tuo corpo giù da questo palazzo per far subentrare la morte al dolore? Hai difeso i tuoi sentimenti con le unghie e con i denti e poi ti sei nascosta al mondo, è lui lo stolto, lui vuole toglierti la felicità. Juliet ti dicono: "Romeo non è  colui che pensi, non è il principe azzurro" ma tu non li credi, non puoi farlo! Romeo è la bellezza, è la gioia, è l'amore.. se tu non credi in lui non crederai mai più che queste cose possano esistere.
Fra il paradiso e l'inferno ci sono sedici piani ed io ho corso sulle scale di questa realtà gettandomi tra le fiamme. Ogni cosa brucia, ogni cosa va in fumo, di ogni cosa rimane cenere... ogni cosa tranne Una. Cercavo un angelo, ma ora basta, solo uomini terreni. Qualcuno che si sporchi le mani per difendere le proprie promesse, che non abbia bisogno di ali ma solo di braccia capaci di sorreggere, che ti impedisca di lasciarti cadere. Anche se le gambe ancora tremano, Romeo, tu mi copri col tuo caldo mantello nero e mi tieni forte la mano, dici: "amore mio" ed io non ho più freddo, non ho paura, quindi ti amo.

giovedì 4 agosto 2011

...and smile



Tu sei il colore,
tu sei il movimento e la rotazione. (Mai)
Potrebbe restare con me per l’intero giorno?
Sbagliare e accettarne le conseguenze, perdere e discuterne
e sorridere.
Non sono in questo film.
Non sono in questa canzone.
Mai
Lasciami paralizzato, amore.
Lasciami ipnotizzato, amore.

Mi hai rapito.

Non ti vedo, non distinguo la tua espressione nel buio, i tuoi occhi mi stanno fissando? Riesco a sentire il tuo sguardo gravare sul mio corpo. La flebile luce dietro di te riverbera sulla tua pelle mostrando solo lievemente delle esili ma decise forme, mi piacciono.
Uomo del mistero, sorriso enigmatico, respiro soave, mano leggera e beffarda,  mi hai rapito. Le tue nude labbra mi hanno stregato, non trovo cura, non cerco cura, non voglio più cura. Non ho le forze per resisterti, non mi oppongo al gentil sortilegio, ora incantami.

domenica 31 luglio 2011

Hai paura del buio?

Sono morta fra le tue braccia e perso il mio respiro ho continuato a vivere del tuo.
La banalità è per noi l'unica cosa immorale e lasciamo che la notte ci nasconda sotto il suo manto nero-blu.
Ti giri intorno con aria sospetta, hai paura del buio? pensi che perdendo la capacità di vedere poi potresti perdere anche te stesso?  Non preoccuparti posso essere i tuoi occhi, posso guidarti io.
Lo sai, il buio conosce noi ma noi in esso spesso non ci riconosciamo, qui le ombre si confondono, danzano e si fanno beffe dell'ignoto. Ricorda che dove c'è ombra c'è anche luce.
Il sonno ti prende e non riesci a ribellarti solo l'alba fà risorgere i tuoi occhi sul mio volto. Allora sorrido e anche tu sorridi ma vorrei sapere cosa dicono quei sospiri che mi  fai.

Stringi forte la mia gracilità senza spezzarmi, facilmente cado in pezzi riducendomi in piccoli frammenti di niente.
Mia musa, sogno che vorrei vivere ogni notte, resta aggrovigliato nel mio petto che io ora abbraccio il tuo pensiero e non lo lascio andare.

venerdì 29 luglio 2011

Siamo rimasti solo voce.

Come la ninfa Eco, che a furia di consumarsi, per passione, finì col rimanere voce... eco di voce, eco della sua voce.
Non abbiamo più peso, né corpo, né vita, siamo soltanto voce.
La voce che si spande nei canali della quantità, la voce rinchiusa, asserragliata a spurgare, incarcerata. La voce dai motel, la voce rimasta impigliata nella rete dei telefoni, delle strade, dei binari.
Siamo rimasti Voce, senza più corpo, sul bordo della nostra gioventù, sull’orlo di come sarebbe dovuta andare. La voce delle serenate, che ci echeggiano nelle orecchie, e non ci lasciano in pace.
Puniti dalla troppa passione, ci si è portati al punto di rimanere fermi davanti ai bivi.
Allora ci è voluto il ritiro, l’impresa e l’epopea.
La voce è diventata la nostra divinità, il nostro nume.
Essa soltanto ci tutela e conserva, ci riproduce, che ci ha infebbrato la vita, ingravidati, e solo la voce è rimasta per sgravare quella colica di immaginazione, quel mare grosso che ci ha sollevati fino a dove Dio si è fatto intravedere e poi ancora, ci ha annegati, ributtati dalla parte di sotto. La voce è la nostra barca, il nostro confine, quel che resta di noi, l’eco della nostra voce, rimbalzante per tutti gli spigoli dai quali ci siamo intravisti.
La voce, eco della visione.

-V. Capossela

giovedì 28 luglio 2011

una cosa importante...

Mi sembra quasi di non conoscerti, sono passati solo tre giorni dall'ultima volta che ti ho visto e due minuti dall'ultima volta che ti ho parlato eppure, e non è da me dirlo così spesso, mi manchi.

mercoledì 27 luglio 2011

Ascolta

Maledetta la mia incapacità di parlare. Il silenzio prevale su di me, lo dicono tutti. La verità è che non mi piace parlare, spiegare, fare confusione, interrompere il suono del mondo già abbastanza caotico da se. Preferisco ascoltare, preferisco essere come una culla da riempire di melodie, di parole nuove, di discorsi di ogni genere. Per questo potrei adorare la tua voce, i tuoi sussurri, la tua risata, il tuo cantare e anche il modo in cui stai in silenzio che è forse il rumore più intenso e pieno di parole che conosca. Per questo potrei amarti.

-Mamma ho un fischio nell'orecchio...
-Dimmi un numero
-Sette!
-Allora ti pensa qualcuno con la G
-Il fischio è scomparso...


sabato 23 luglio 2011

Black out

Dicevamo che se fosse stato il primo aprile ci saremmo presentati mano nella mano, come per scherzo, rivelando a tutti il nostro segreto. Ma questa è una cosa speciale e noi egoisticamente non ne facciamo parola con nessuno, il tesoro è tutto per noi, a cosa serve condividerlo? per rischiare che delle mani sporche lo sciupino?

Le gocce di pioggia cadevano copiose sulla macchina, ascoltavamo la musica del cielo, piccole stelle cadenti sul finestrino mi sembravano lacrime sulla pelle. Fuggendo dai fulmini per paura della forza di Zeus cercavo di infonderti un po di coraggio, alquanto paradossale che io cerchi di incoraggiare te.
La luce dell'alba sul mare ti ha reso reale, ti ha fatto apparire neve al sole, fiore che sboccia mostrando maestosità nel suo modo di essere semplice.
Prima la gioia e poi la paura, irrimediabilmente ciò che ci rende felici ci farà soffrire, crudele realtà umana. Sono spaventata, la neve si scioglie e i fiori appassiscono, è così per natura ed è incontrastabile. Ho paura, forse nella neve si nasconde una trappola, forse nel fiore un veleno. La paura mi impedisce di essere felice e di amare la bellezza.

Non voglio turbarti, non voglio scolorire l'arcobaleno solo perché in me ancora avanza la tempesta. Hai paura del temporale e io te lo terrò distante, non camminerai sotto questa pioggia che cade violentemente tenendomi per mano, lo farò da sola.
Perdonami, a volte ci sono black out nella mia testa e in questo buio neanche tu, raggio di sole, puoi entrare.

Ho visto tra le nuvole un aeroplano, quand'ero piccola il rumore che faceva quando lo sentivo passare mi faceva nascondere sotto le lenzuola, stasera invece mi fa sentire che ho un vuoto dentro e sento di non riuscire a colmarlo.
Le farfalle nello stomaco sono irrequiete come non mai ed io non riuscirò a dormire, forse starò a guardare l'orizzonte sperando di trovare quello che cerco, o meglio, sperando di trovare qualcosa da cercare.


giovedì 21 luglio 2011

If everybody in the world loved everybody in the world what a glorious world.

Il riflesso della luna sul mare, il chiarore sul viso e la luce nell'iride, le onde che si infrangono sulla battigia, la bandiera bianca in balia del forte vento, neanche una reflex sarebbe riuscita a catturare queste immagini così come lo hanno fatto i miei occhi. Il tuo profumo nuovo, le mani nei capelli, le mani nelle mani e dei sorrisi che non riuscivo a trattenere. Un giubbetto che non tiene abbastanza caldo ma si aiuta con un abbraccio e dei baci che non eran baci ma sussurri al cuore. La radio passa bella musica e ci canta anche : "Oh, kiss me beneath the milky twilight".

Quando qualcuno mi chiede cosa mi piace trovare nelle altre persone rispondo: deve avere dei bei occhi e deve sapermi cantare una canzone. Posso dire che per la prima volta l'ho trovato, questo è anche quello che ho trovato in te. Flash, ci sono ancora flash nei miei pensieri, scatti continui.
Così stanotte siamo stati "in a world of pure imagination", uno di quei posti che di giorno non c'è, sul confine tra la realtà e il sogno ma che posso giurare stavolta non è opera di Morfeo.

C'erano un ragazzo e una ragazza seduti di fronte al mare, lo sguardo fisso sull'orizzonte, scrutavano il cielo notturno ma non cercavano niente, persino le stelle avevano perso di importanza ora che potevano stare vicini.

martedì 19 luglio 2011

Mai ti si concede un desiderio senza che inoltre ti sia concesso il potere di farlo avverare.

Qual'è il peso delle parole? esiste un dosatore per non rischiare di sbagliare? No, non esiste e il pericolo che una parola si possa trasformare in un coltello affilato è inevitabile. Basta poco, basta un si o un no.

I miei pensieri sono fili della tela di un ragno che instancabilmente tesse ogni giorno, la mia libertà è un effimera bolla di sapone, la mia anima è sottile cristallo.
Ho incontrato te, tu che distruggi tutto quello che tocchi e hai rischiato di infrangere ogni cosa.
Ma ora sono più forte o forse solo più egoista, ora faccio ciò che voglio e non mi importa di tutto il resto. Guarderò il cielo senza pensarti, osserverò le stelle ogni notte e se una scia di luce solcherà i miei occhi esprimerò un nuovo desiderio.

Proprio come nelle nuvole immagino figure, ho l'abitudine di vedere negli altri cose che altre persone di solito non vedono. Perché se sono con te non vedo un corpo ma vedo un'anima, non percepisco la carne ma sento il calore. Continueranno a voler infangare quanto di cristallino questi occhi "diversi" vedono in te. Non badarci perché io farò lo stesso.
Ho bisogno di credere in qualcosa di buono, ho bisogno di una persona importante. Se vuoi puoi essere il mio raggio di sole, aprirò un foro nel muro che sempre costruisco per proteggermi e ti farò filtrare attraverso di esso, con te non avrò più paura del buio. Sii la mia compagnia, sii ciò che vuoi essere per me o sii semplicemente ciò che vuoi essere. Andiamo a guardarle insieme queste stelle, la terra sarà cielo e il cielo tappeto blu, noi angeli senza ali contempleremo inerti tanta immensità consapevoli che vivendo in questo mondo prima o poi si cade giù.


"Mai ti si concede un desiderio senza che inoltre ti sia concesso il potere di farlo avverare. Può darsi che tu debba faticare per questo, tuttavia." -R. Bach


Non si muore tutte le mattine.

Il mio cuore! È morto mille volte almeno, il mio cuore!
Ha vissuto addirittura morendo, covando la morte in sè, se l'è tenuta attaccata, ben stretta, senza distinguerla, ed è morto cento volte al giorno.
È la vita... ma è certo, non si muore tutte le mattine, si muore una volta sola.
V. Capossela;

The Last song I'm wasting on you


You're just so pretty in your pain


I found my way out

And you'll never hurt me again

lunedì 18 luglio 2011

L'amore è cieco e la follia sempre lo accompagna

Raccontano che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli uomini. Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la follia come sempre un po' folle propose: "giochiamo a nascondino!". L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi contenere chiese: "a nascondino? di che si tratta?" "é un gioco -spiegò la follia - in cui io mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1000000 mentre voi vi nascondete, quando avrò terminato di contare il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco". L'entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'euforia. L'allegria fece tanti salti che finì per convincere il dubbio e persino l'apatia, alla quale non interessava mai niente.... però non tutti vollero partecipare. La verità preferì non nascondersi. Perché se poi tutti alla fine la scoprono? La superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che non fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arricchirsi. "UNO,DUE,TRE..." -cominciò a contare la follia. La prima a nascondersi fu la pigrizia che si lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso. La fede volò in cielo e l'invidia si nascose all'ombra del trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sull'albero più alto. La generosità quasi non riusciva a nascondersi. Ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la bellezza. Le fronde di un albero? Perfetto per la timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà. Una folata di vento? Magnifico per la libertà. Così la generosità finì per nascondersi in un raggio di sole. L'egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé. La menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non e' vero, si nascose dietro l'arcobaleno!). La passione e il desiderio al centro dei vulcani. L'oblio....non mi ricordo...dove? Quando la follia arrivò a contare 999999 l'amore non aveva ancora trovato un posto dove nascondersi poiché li trovava tutti occupati; finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise di nascondersi tra i suoi fiori.
"Un milione!" - contò la follia. E cominciò a cercare. La prima a comparire fu la pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la fede, che stava discutendo con Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la passione e il desiderio dal fondo dei vulcani. Per caso trovò l'invidia e poté dedurre dove fosse il trionfo. L'egoismo non riuscì a trovarlo: era fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto camminare, la follia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza. Con il dubbio le risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da che lato nascondersi. Alla fine trovò un po' tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna dietro l'arcobaleno e infine l'oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino. Solo l'amore non le appariva da nessuna parte. La follia cercò dietro ogni albero, dietro ogni pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e cominciò a muovere i rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano ferito gli occhi dell'amore! La follia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse, pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida. Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'amore e' cieco e la follia sempre lo accompagna.

martedì 28 giugno 2011

Il dilemma del porcospino

Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.

(A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396)

Il dilemma del porcospino afferma che tanto più due esseri si avvicinano tra loro, molto più probabilmente si feriranno uno con l'altro. Ciò viene dall'idea che i porcospini possiedono aculei sulla propria schiena. Se si avvicinassero tra loro, i propri aculei finirebbero col ferire entrambi. Questo è in analogia con le relazioni tra due esseri umani. Se due persone iniziassero a prendersi cura e a fidarsi l'uno dell'altro, qualsiasi cosa spiacevole che accadesse ad uno di loro ferirebbe anche l'altro, e le incomprensioni tra i due potrebbero causare problemi ancora più grandi. Eppure i porcospini hanno bisogno di stare vicini per scaldarsi a vicenda. Da questa contraddizione nasce il dilemma.

Presto ci si rende conto che crescere non è altro che un continuo avvicinarsi e allontanarsi l’un l’altro, finchè non si trova la distanza giusta per non ferirsi a vicenda.


domenica 26 giugno 2011

Tu è una parola troppo piccola per contenere tutto ciò che sei per me.


La felicità è davvero come le nuvole, che cambiano forma in ogni momento. Brillano dorate, poi sprofondano nel grigio, non si fermano nemmeno un attimo, mai uguali a se stesse. Anche il tempo, per quanto splendido sia, come per capriccio, o per scherzo, finisce per fuggire troppo in fretta.

- Kyoichi Katayama, Gridare amore dal centro del mondo.

lunedì 30 maggio 2011

Un calzino spaiato

Non scrivo lunghi pensieri per te da tempo. Sto cercando di saldare stretti gli anelli della catena che ci lega perché non voglio perderti, ma tu sei molto più abile a scioglierli di quanto lo sia io a unirli. Ogni giorno la tua presenza mi fa un effetto peggiore, prima era sollievo, poi era una sbronza, poi un tornado, ora è come venire risucchiati in un buco nero. E' il tutto che si annulla, ma non so esattamente dove finisce. Non spero più che tu capisca quanto ti amo, non lo hai fatto fino ad ora perché dovrebbe cambiare? ma ancora ti cerco tra la folla, ancora voglio incrociare quegli occhi che mi fanno stare male, male da morire. Quegli occhi che poi in realtà non sono occhi, sono lame affilate, sono l'inafferrabile cielo, sono la terra quando manca sotto i piedi, sono pioggia a luglio, sono mare di un'isola tropicale. Sono tutte le parole che scrivo per te, perché le leggo lì dentro, ma in realtà sono loro che leggono me. Dimmi che sono stupida, tanto non servirà. Dimmi che con i miei sentimenti traboccanti e folli sto rovinando un amicizia, non servirà. Dimmi che è sbagliato, neanche questo farà cambiare qualcosa perché io amerò questo errore, amerò il fatto che è sbagliato amarti.
Ho chiesto ad alcuni amici: sei mai stato innamorato? Loro mi parlano di baci, di abbracci, di fare l'amore. Mi parlano di tremori nelle gambe e nella voce, di sguardi insostenibili e del cuore scalpitante che si tuffa nello stomaco, ed infine mi parlano di dolore. Lui è sempre li dietro l'angolo, uno dei tanti angoli in un mondo che dovrebbe essere tondo. Le lacrime non ci lasciano mai, cerchiamo di usarle per colmare il vuoto che sentiamo dentro ma più il vuoto è grande più lacrime ci vogliono, così finiscono e noi siamo pieni solo a metà. Cerchiamo allora qualcosa o qualcuno che ci completi e spesso non sono altro che piccoli sassolini che finiscono sul fondo.
L'altro giorno ho trovato nel comodino un calzino spaiato, non trovo più la sua metà perciò tenerlo non ha alcun senso, ma invece di gettarlo l'ho preso e l'ho nascosto sul fondo del cassetto per poterlo proteggere da mia madre che sicuramente lo scarterebbe. Forse non è perfetto, magari è anche un pò consumato dal tempo, ma ha un colore stupendo e profuma di pulito e questo è più che sufficiente. Ora fingi di essere quel calzino, ti adoro con tutte le tue imperfezioni, e vorrei poterti nascondere anche te da quel mondo che spesso non ti apprezza , magari nell'armadio, nel cassetto ci staresti stretto, ma non posso... tu non vuoi ne me, ne il mio armadio. Vuoi la tua libertà, vuoi il rischio di finire nel cestino.
Me ne resto seduta sul letto abbracciata ad un cuscino, mi sorprendo del fatto che oggi ai piedi ho due calzini diversi e penso: se mai un giorno potessi stare con te sarebbe così, una cosa fuori dal comune.

sabato 14 maggio 2011

Non voglio cercare in qualcun altro qualcosa di te.

Voglio te per non dover cercare niente di nessun altro.

giovedì 5 maggio 2011

Solo tre note di una dolce melodia,

cos'è un pianoforte?
sono le corde di una chitarra che vibrano o sono le corde del mio cuore?
perché sento il fuoco dentro al petto? perché poco fa sentivo freddo e ora che penso a te ho un'inferno dentro?
Sei un angelo, sei un angelo tra le fiamme e non sò chi o cosa devo ringraziare per questo miracolo.

Cosa hai dentro quegli occhi?
Stai cercando di mentire o sono io che cerco di farlo quando nego di amare quello sguardo e quei pensieri profondi che nascondi come gocce nell'oceano.

Ma il sentimento che mi lega a te non è l'amore, non è neanche l'amicizia, è la paura. La paura di perderti. Perderti e poi doverti pensare solo come un bel ricordo del passato.

"Non voglio che ti dimentichi di me, non voglio che dimentichi"


On\Off

C’è un lampione che si accende proprio sotto casa tua quando passo nella notte, forse è un caso forse no. Sembra tutto fatto apposta per scommettere su te e se mai restasse spento farei finta che non ci ho creduto, come ai lunghi abbracci che mi dai quando saluti, sono un modo tuo di fare o un messaggio per me? e l’ombra di un mio passo falso mi spaventa di più della mia fantasia. Se il tempo andasse all'incontrario saprei se è stato solo un sogno o se mi sveglierò con te.

Le canzoni i sogni e i segni sembra parlino per noi, poi è la testa che fa festa, ma non ti ho invitata mai. Se qualcuno avesse scritto il nostro seguito o la fine, spengo il buio della sera smetto di pensarci su. E l’ombra di un mio passo falso mi spaventa di più della mia fantasia, che il tempo segua il suo diario, che tu sarai una storia vera e non un mio rimpianto… non un mio rimpianto.


mercoledì 4 maggio 2011

Il tempo scorre, chi sono io e chi sono i miei amici non è più chiaro visto che si cambia... proprio come le nuvole nel cielo. -naruto

martedì 3 maggio 2011

"Perché io ti voglio bene e tu no", è vero, hai ragione io non ti voglio solo bene.

venerdì 29 aprile 2011

I saw your face in a crowded place and I don't know what to do 'cause I'll never be with you.

E stamattina in corriera mi sveglio dal sonno con questa canzone e nonostante avessi ancora gli occhi mezzi chiusi mi metto a cantare, il mondo scompare intorno a me, la realtà si annulla e io riesco solo a vedere il tuo viso che li neanche c'era. Ho visto un angelo, di questo sono sicura.


martedì 26 aprile 2011

Ma noi siamo ciò che pensiamo di essere o ciò che gli altri dicono di noi?

giovedì 21 aprile 2011

Amami come si ama il sereno dopo la tempesta, amami come si amano i colori dell'arcobaleno dopo il grigio della pioggia... amami come vuoi, basta che mi ami!

mercoledì 20 aprile 2011

Alessandra Amoroso - Niente


Come bruciano queste lacrime!

lunedì 18 aprile 2011

Mi sà che ti amo ancora...

domenica 17 aprile 2011

Dicono che gli angeli amano in silenzio ed io nel tuo mi sono disperatamente perso.

sabato 16 aprile 2011

Il dubbio o la fiducia che hai nel prossimo sono strettamente connessi con i dubbi e la fiducia che hai in te stesso.

Eppure se fosse veramente così ora sarebbe diverso. Ho usato molti meno "se" e "ma" con te che con me, ho dato molta più fiducia a te di quanto io non ne abbia in me stessa. Mi fidavo.

giovedì 14 aprile 2011

L’amore non è quello che quei poeti del cazzo vogliono farvi credere.

L’amore ha i denti, i denti mordono, i morsi non guariscono mai. -S. King

mercoledì 13 aprile 2011

Tua.

C'è piu consapevolezza in un silenzio che in mille stronzate...

Certe persone, quelle come te, vanno oltre l'apparenza... altre no. Un po come credeva Pirandello con la differenza tra comicità e umorismo: la comicità è qualcosa di esteriore che fa ridere, l'umorismo entra dentro e magari sotto c'è qualcosa che sia bello o brutto. Amo la profondità che c'è nelle persone e odio la gente che guarda solo l'esteriorità. Tu, cara mia, sei tra le prime, peccato che a volte sono le altre persone che ti circondano a non esserlo. Ma questo vale per me, tu hai un'idea diversa e rientra nella relatività, nessuna realtà e oggettiva ma dipende dal punto di vista...

martedì 12 aprile 2011

Mi sento sola...

mi sento sola anche se circondata da persone. Se improvvisamente sulla terra non ci fosse più la forza di gravità ogni cosa cadrebbe nel vuoto, tutti i mari e gli oceani colerebbero sul cielo e ogni persona staccherebbe i piedi dal suolo precipitando nell'universo. Mi sento all'incirca così, un pianeta senza gravità...

venerdì 8 aprile 2011

Ehy amica "shei piccolina",

tu che cammini in punta di piedi su questo mondo che ancora non si è mica capito in che verso gira e da che parte sta. Tu, che a volte ti senti così fuori misura, ti sei mai chiesta se anche la terra si sente piccola in confronto all'universo? e chissà che poi la pioggia non siano altro che le lacrime di un cielo che nessun si preoccupa di consolare. Ma tu cammini in punta di piedi senza le tue scarpine colorate, specchio della tua follia, perché ti piace sentire il prato fiaccarsi ad ogni piccolo passo e non hai paura delle spine, e poi cammini in punta di piedi in un museo, il museo di "ciò che è stato", è pieno di cocci di vasi, li avevi riempiti di parole, amore e lacrime ma poi li hai scaraventati a terra nella rabbia di una nuova delusione, frantumati in mille pezzi dopo aver perso quell'equilibrio sempre un pò precario. Cammini tra i cocci e li osservi con quei tuoi occhi grandi, occhi d'inchiostro, vorresti che sparissero tutti ma sai.. non è possibile, quindi non badarci, semplicemente stai attenta a non ferirti quei piedini con inutili pezzi taglienti di ricordi da buttare, perché l'importante è che tu riesca ad allontanarti da essi, ad andare avanti : da qualche parte c'è un bel vaso di diamante che ti attende. ©

mercoledì 6 aprile 2011

Siamo stati sulla luna ma dopo un po’ siamo tornati per terra...

ci resterà quell'emozione incosciente,
la mente ci lascerà vicini anche se lontani,
certe sensazioni non potranno più tornare.
tra noi è speciale,
noi siamo due pianeti che non si possono incontrare.

lunedì 4 aprile 2011

Stasera mi sono affacciata alla finestra della mia camera come faccio quasi ogni sera,

è rivolta a ovest quindi posso vedere il sole tramontare. Davvero penso non ci sia spettacolo più incantevole, il cielo è così bello che mi viene voglia di fotografarlo ed immortalarlo per sempre ma poi mi rendo conto che nessuna foto potrebbe rendere giustizia a tutto quel mescolarsi di meravigliosi colori: rosso, arancio, rosa, celeste, blu... e lo ammetto, anche il tramonto mi fa pensare a te e al tuo modo di vestire sempre così cangiante, mica come me che metto sempre magliette nere per cercare di confondermi con il buio. Finalmente il tempo è migliorato e le giornate di sole un pò mi contagiano con la loro allegria...

Stasera mi sono affacciata alla finestra della mia camera come faccio quasi ogni sera e non c'è stata cosa più bella di osservare il tramonto macchiarmi la faccia di luce e poter sentire il vento tiepido carezzarmi il viso e i capelli. Ho messo la musica, una canzone particolare, e per 5 minuti via brutti pensieri, ho semplicemente immaginato di volare e credo di esserci riuscita ma poi mi sono accorta che improvvisamente si era fatto buio e puf! sono ripiombata con i piedi per terra. Però anche se per un attimo, è stato bello, lo è stato davvero.




sabato 2 aprile 2011

E gli occhi han preso il colore del cielo a furia di guardarlo...

e tu non lo sai ma davanti a quegli occhi così immensi mi sono sentita davvero piccola.

venerdì 1 aprile 2011

Piena e strapiena di dubbi...

mercoledì 30 marzo 2011

Salvami

Sento che le mie ali si sono rotte
nelle tue mani,
sento le parole non dette dentro,
quando ti tirano giu' e io ti darei
tutto cio' che vuoi
eri tutto cio' che volevo,
tutti i miei sogni stanno crollando,
strisciando tutt'intorno

qualcuno mi salvi,
lascia che le tue calde mani si uniscano attraverso me,
qualcuno mi salvi,
non mi importa come lo fai,
ma salvami,salvami,
dai, ti stavo aspettando.

vedo che il mondo si è piegato nel tuo cuore,
sento le onde rompersi dentro,
e mi tirano giu',
e ti darei tutto cio' che vuoi,
eri tutto cio' che volevo,
tutti i miei sogni sono crollati,
strisciando tutt'intorno

tutti i miei sogni sono a terra,
strisciano tutt'intorno

qualcuno mi salvi,
lascia che le tue calde mani si uniscano attraverso me,
qualcuno mi salvi,
non mi importa come lo fai,
ma salvami,salvami,
ho fatto si' che tutto questo mondo splendesse per te,
ma salvami,salvami,
dai,ti stavo aspettando...

venerdì 25 marzo 2011

Oggi mia madre mi ha detto che secondo lei ho conosciuto un angelo di nome Giacomo, dice di averlo intuito dagli scarabocchi con cui riempo mille fogli bianchi in questi giorni. Chissà forse ha ragione. Ma che angelo strano sei.
Sei sparito per così tanto tempo che mi ero quasi abituata alla tua assenza. Dico quasi perché non è poi così vero, infondo il bene che provo per te, o quello che è, non ha mai smesso di tormentarmi.
Te ne eri andato così silenziosamente, con un abbraccio da togliere il fiato ed un ti voglio bene strozzato in gola per l'emozione. Poi in un giorno qualunque ecco che riappari come un raggio di sole che fa capolino tra le nuvole. Come direbbe Liga: "arrivi quando sembri andato via". Sei dolce, non sembri neanche tu, sapevi che ero stata poco bene e ti sei preoccupato, uno dei pochi. Mi dici: "se vuoi stasera ti dò la buonanotte così ti faccio compagnia però spero di non svegliarti". Fortuna che eri dall'altra parte del tuo computer perché sinceramente non so che espressione posso aver fatto... E quel messaggio me lo hai mandato veramente! mi scrivi: "Eccoci qua, mantenuta la promessa..". OK sono spiazzata, lo ammetto: non so cosa pensare!
Fra un paio di mesi sarà tutto finito, chissà se ci pensi mai... tu te ne andrai per la tua strada e non ci rivedremo più... niente lieto fine, niente verità, rimarrò col dubbio...

"A volte la cosa più difficile da lasciare andare è qualcosa che non hai mai avuto veramente."


Perché mi affeziono così facilmente? Te ne andrai domattina come hanno fatto tutti gli altri.

Come faccio a saperlo? E' perchè ti voglio bene e le persone sono spaventate dai sentimenti veri. Fuggono.
Fuggono perché i legami fanno male, sopratutto quando si spezzano. Oppure è perchè pensiamo che "in amore vince chi fugge".
E poi siamo così abituati alla finzione e alle frivolezze che quando ci troviamo davanti qualcosa di importante non sappiamo come comportarci e preferiamo lasciare perdere. Facciamo cazzate. Oh si, ne faccio anche troppe.
Stò a pezzi perché sono stata bombardata da menzogne a cui ho sempre creduto. Illusa. Non riesco più a distinguere la verità dalla bugia. Come faccio ora a fidarmi? come faccio a sapere che peso dare alle parole?
Se mi dici "mi manchi" per me potrebbe essere oro zecchino ma se per te non sono altro che due parole di bronzo capisci da solo che questo non ha senso. Tu non hai senso, sei strano e diverso, e mi piace maledettamente.
Perché mi affeziono così facilmente? Te ne andrai domattina come hanno fatto tutti gli altri ma vorrei poter dire che tu non sei "tutti gli altri", poter dire che sei l'unica eccezione.

Siamo precise quando scegliamo le persone da amare, specialmente quando scegliamo quella sbagliata.

Siamo precise quando scegliamo le persone da amare, specialmente quando scegliamo quella sbagliata. C'e' un istinto, una forza magnetica o un'antenna che punta verso cio' che non potra' mai andar bene. La persona sbagliata e', naturalmente, giusta da qualche punto di vista: brava a punirci, opprimerci, umiliarci, buttarci giu', lasciarci quasi morte o, cosa peggiore di tutte, a darci l'impressione che non sia quella sbagliata, ma anzi sia quasi quella giusta e lasciarci quindi nel limbo dell'amore. Non e' da tutti saper raggiungere questi risultati. -H. Kureishi

martedì 22 marzo 2011

Impazzisco perché non sei qui.
Non sei qui eppure sei ovunque nella mia testa.

lunedì 21 marzo 2011

Mi ricorda qualcosa...



"Che cosa bella è sapere di non esser soli mai, fra noi, quando sono triste e mi capita di dover provare vuoti d'anima ora so che c'è, io so che c'è qualcuno in più, io so che ci sei tu "


L'acqua


Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l'acqua. Niente ostacoli – essa scorre. Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è rotonda. Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa. Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei. - Laozi


domenica 20 marzo 2011

Perché, nonostante siano le 5 di un estenuante sabato sera, riesco ancora a pensarti?

venerdì 18 marzo 2011

L'universo è dentro di noi.


Ci sono orizzonti senza limite in un continuo alternarsi di tramonti scarlatti e aurore dorate, ci sono momenti in cui la tempesta sembra non finire mai e la pioggia solca il viso fino a corroderlo e altri in cui il temporale se ne va regalandoci l'ineffabile bellezza dell'arcobaleno.
L'universo è dentro di noi in quanto infiniti sono i nostri pensieri e le nostre emozioni. Ho provato a capirci qualcosa sulle strane regole che vigono in questo luogo ma a dire la verità non ci sono mai riuscita. Suppongo comunque che tutto ruoti intorno a un nucleo variabile e... ahimè! il nucleo del mio universo sembra essersi soppiantato in questo maledetto cuore pazzo e masochista.
Viaggio sempre di notte perché è il mio letto che sembra nascondere una porta per questo cosmo. Così mi stendo e cerco di svuotare la mente ma essa al contrario piomba nel caos, ed eccomi, facendo zig zag tra miliardi di stelle inciampo e scivolo in un fiume di parole.

"Ogni persona è un abisso, vengono le vertigini a guardarci dentro."

giovedì 17 marzo 2011

Succede poi che le cose più importanti sono quelle che porti sempre nel cuore. Sono quelle di cui preferisci non parlare perché tanto sai che gli altri non capirebbero neanche se tu usassi tutti e centoventicinquemila i vocaboli di cui è dotata la lingua italiana. Sono quelle che quando ci pensi ancora ti emozioni e ti brillano gli occhi.
C'è nei miei pensieri qualcosa di simile, una cosa che credevo insignificante, inutile mentre la vivevo, eppure più di altre è rimasta incancellabile.

martedì 15 marzo 2011

L'uomo non conosce altra felicità se non quella che egli si va immaginando.

E poi, finita l'illusione, ricade nel dolore di sempre. -Sofocle

lunedì 14 marzo 2011

- Ora puoi immaginare di stare su stò letto, con me a fianco, mentre ci diciamo un pò di cazzate delle nostre.

Mi immagino la stanza con una luce calda e soffusa, credo sia la lampada sul comodino nero. Mi immagino te, nel mezzo del letto con delle profumate lenzuola blu, te lo sei comprato matrimoniale per stare più comodo ma forse ora te ne penti perché tutto quello spazio vuoto vicino a te ti fa sentire più solo. Indossi una bella maglia comoda e tieni il telefono vicino perché stai aspettando un messaggio, intanto fissi il soffitto, ti vedo incurvare leggermente la bocca, stai sorridendo... chissà cos'è che ti solletica un poco l'anima in questa malinconica notte, forse stai pensando a me e alle cavolate che dico di solito.

E ora ci sono anchio, siamo lì distesi entrambi a pancia all'aria, questo piumone panna è davvero soffice. Osservo le pareti, non sono perfettamente bianche ma hanno qualche sfumatura celeste pastello, prima non ci avevo fatto caso. La tua stanza è in mansarda e la finestra è piccola sul soffitto, oggi non entra molta luce. E' un pomeriggio qualsiasi di una uggiosa giornata di Marzo ma se siamo insieme chi se ne importa di che tempo fa. Ridiamo, io rido un sacco, tanto che cerco di affogare le risate nel cuscino. Dovresti vedere la faccia che fai quando dico le mie solite stupidaggini, ci rimani di sasso o come diresti tu: you make me die.
Sai potremmo far finta di essere su un altro pianeta, fuori dalla via lattea, lontani anni luce da stà gente che ci fa solo stare male... ce l'inventiamo noi una nuova galassia, sognare non è peccato!


Ora torno alla vita reale però. Metto un dosatore a questi pensieri sennò, me lo hai detto anche te, non mi regolo.

sabato 12 marzo 2011

Sarebbe bello se ci fosse un modo per invertire il dentro con il fuori.

Sarebbe bello se potessi alzarmi una mattina e nella fretta indossare quest'anima al contrario. Essere Me ma al rovescio. In autobus, mentre contemplo con aria assopita il paesaggio correre fuori dal finestrino, mi accorgerò con la coda dell'occhio di una strana etichetta al petto. Il ragazzo che mi siede vicino ascolta musica ad alto volume, non è il genere che piace a me, ha l'aria indifferente.. non si è accorto di niente, non mi aspetto che qualcuno lo faccia. Poi arrivi tu, mi guardi sorridendo, ti avvicini e sussurrandomi all'orecchio dici: 'Dove andavi così di corsa questa mattina? sai, sei davvero buffa con questa etichetta sventagliante al cuore'. Mi dai il solito buffetto sulla guancia, sento mancare qualche battito, e poi ti allontani. Rimango lì, immobile, spiazzata, guardo giù ed è di nuovo tutto tornato alla normalità. Sei sconvolgente ragazzo. Sei sconvolgente.

venerdì 11 marzo 2011

Avrei bisogno di un oculista che mi spieghi come è possibile innamorarsi di uno sconosciuto con un semplice sguardo.

Come fanno gli occhi a far nascere tanta emozione?

Sai ho impresso nella mente il momento in cui all'improvviso fissandoti, così come un fulmine a ciel sereno, ho sentito una scintilla, ed è stupido... lo sò! ma è bastata per sciogliere questo cuore di ghiaccio.

Ti ho visto salire sul palcoscenico di uno sfarzoso teatro, uno di quelli con le tende del sipario di un bel velluto rosso, e i riflettori si sono improvvisamente concentrati su di te illuminando quel viso senza maschera che, pur se ignoto, già mi affascinava.

Io spettatrice attendevo la battuta chiedendomi, curiosa, quale fosse la tua parte nella storia. Intanto già speravo fossi il protagonista di una non tragedia.




giovedì 10 marzo 2011

Sere, ascoltami, fottitene di tutto!!

martedì 8 marzo 2011

Non trattenerti mai.

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,

i capelli diventano bianchi,

i giorni si trasformano in anni.


Però ciò che è importante non cambia;

la tua forza e la tua convinzione non hanno età.

Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.


Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.

Dietro ogni successo c'è un'altra delusione.


Fino a quando sei viva, sentiti viva.

Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.

Non vivere di foto ingiallite...

insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.


Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c'è in te.

Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.


Quando a causa degli anni

non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

Però non trattenerti mai!

Madre Teresa di Calcutta.

venerdì 4 marzo 2011

'La cosa' - G.Gaber

Che caldo, mai sentito un caldo così soffocante, non si respira.

E' finita, questa volta è proprio finita, lei ha deciso di andarsene.. non la rivedrò più.. benissimo!

Io devo dire negli ultimi tempi non ne avevo neanche un gran bisogno, non glielo mai detto per non farla soffrire... mi ha lasciato lei, bel colpo.

Che caldo! certo che anche lei lasciarmi con questo caldo. In genere preferisco che mi lascino d'inverno, se ne va così in una stagione qualsiasi, torna dalla mamma, dalla zia, dalla sorella, dalla cognata… ma possibile che non mi pensi?

Ecco forse ora mi chiama, certo la telepatia, lo sa che per me sarebbe importante... mah si una telefonata, sono io, lo aspetto, lo guardo, lo fisso il telefono.. niente! sono qui da 2 ore e lui zitto. Maledizione hanno imparato anche gli oggetti: quando li vuoi (niente) appena sei al cesso: driiin.. si ma non posso mica passare la giornata al cesso.

Che caldo… ma lei non lo sentirà il caldo? e allora perché non fa niente? Lo sa cosa vorrebbe dire per me in questo momento vedermela correre qui tutta rossa, accaldata: amore amore! Certo la risurrezione, il miracolo (è così che si diventa cattolici) : ti amo più di prima, è colpa mia.. è colpa mia.

Ma lascia stare dai… è una storia finita e basta, bisogna che me lo metto in testa una volta per tutte: non si torna indietro, non è mica il gioco dell’oca. Magari uno pensa la riconquisto nooo… non si rimonta mai. Vai lì fai un sacco di discorsi preparati, belli anche, di quelli che fanno colpo… ma quale colpo? una volta facevi colpo!

Ma cosa parlo a fare con questa faccia da cretino, da perdente? Un pugno ci vorrebbe POOM! invece di star lì ad inciampare sulle parole, un fiume di parole, che poi quella và a casa e dice: ma che ha detto? Niente! POOM! Invece, quello si che se lo porta a casa.

Ma che caldo! Colpa mia.. sempre è stata colpa mia, non l’ho saputa tenere. Non ce la faccio mica io a fare una cosa seria, riesco sempre a sciupare tutto.

All’inizio per le donne sono un genio, mi attaccano tutte le medaglie sul petto: sono una meraviglia di uomo, l’unico! ma perché duro così poco come meraviglia? Dopo un po’ mi strappano le medaglie e mi insultano: sei un’egoista fottuto che non sai voler bene a nessuno, ne a me, ne a tua madre, ne ai tuoi figli, tu non sai neanche cos’è l’amore, tu sei capace solo di scopare… magari! Non era mica un complimento, significava: completamente incapace di amare… io?

E' che l'amore è una parola strana: vola troppo. Andrebbe sostituita.

Non sarebbe meglio chiamarlo: 'La cosa'? Potrebbe diventare più concreto.

All'inizio lei...io l'amavo. Sì, voglio dire avere quegli attimi intensissimi, che al momento sembra ti lascino dei segni profondi, importanti. Ma 'La cosa' non è questo o meglio, non è solo questo. 'La cosa' è trasformazione, percorso, crescita insieme... è' un patto di sangue stipulato tra due persone e forse, prima ancora, dal destino.

'La cosa'?... è l'amore. No, è un'altra qualità dell'amore. Una qualità che non rimpiange gli attimi perché diventa la vita. Non so se avrò mai la fortuna di farlo, questo patto, forse ci vorrebbe un uomo.

Cento volte ho provato a cambiare, a ricominciare da capo, a reincarnarmi ma mi sono sempre reincarnato... senza di me. Ecco, senza avere avuto una realtà, io passo evanescente tra i sogni di alcune donne che non hanno avuto la possibilità di completarmi.

Ci sarà senz'altro il modo di fare 'La cosa' altrimenti il nostro destino è quello di essere delle scorze di uomini degli involucri, mai delle persone. Magari dei personaggi... personaggi affascinanti, simpatici anche... mai persone.

Ma se è così l'amore non sarà mai 'materia', 'terra', 'cosa'... sarà sempre una parola che vola, una farfalla che ti si posa un attimo sulla testa e ti rende tanto più ridicolo quanto maggiore è la sua bellezza...






Vorrei riuscire ad affidare la felicità alle mie mani.


Sono una sciocca. Sono un'ingenua. Continuo a dipendere dagli altri e puntualmente rimango delusa. Loro soffocano quella farfalla o la lasciano volare via. Tratta in inganno. Essa non ha senno, sceglie solo i fiori più belli e profumati senza sapere che in realtà sono velenosi. Voglio trovare il dolce custode di questa libertà.


giovedì 3 marzo 2011

Ho smarrito la strada.

Ho smarrito la strada, ho perso di vista ogni obbiettivo, quella che era un'autostrada adesso è un sentiero di montagna che si sgretola più cerco di andare avanti. Rimango ferma ma guardare indietro non mi serve a niente e davanti solo il buio. Sento ogni abbraccio e ogni mano che prova a condurmi distante. Ho gridato al cielo salvami ma la mia voce era muta, quelle dannate parole sono annegate nel mare che ho dentro e si sono perse nel caos della mia testa.

mercoledì 23 febbraio 2011

Sai che vi dico? io continuo a ridere!

Se le cose andranno sempre peggio, se perderò del tutto l'appetito, se anche le ultime persone a cui tengo di più mi faranno il voltafaccia e inizieranno ad urlarmi contro, se tutto quello che può andare storto ci andrà, ed io come sempre ricomincerò a piangere, lo farò con un bel sorriso a 32 denti stampato sul volto!!

...ma chi voglio ingannare? non sò recitare!

venerdì 18 febbraio 2011

Quanti mozziconi di sigaretta ho visto alla stazione dei bus.

Qualcuno consumato fino al filtro, qualcun altro giusto un pò. Chissà cosa aspettava quella gente che ingannava il tempo fumando, già, perchè una stazione è un luogo di attesa... ma attesa di che cosa? a me piace pensare che quei mozziconi siano caduti da una mano improvvisamente più impegnata in una carezza per dover tenere una sigaretta, caduti da una bocca con troppa voglia di baciare per poter fumare, tirati in aria da braccia che saltano al collo di un amore.

mercoledì 16 febbraio 2011

Vado a comprare dei nuovi colori.


Vado a comprare dei nuovi colori perchè le pareti di questo mondo sono tristi e grigie.

Vado a comprare dei nuovi colori e il cielo lo dipingo come l'iride cobalto dei tuoi occhi, così guardare il firmamento sarà come guardarti dentro.

Vado a comprare dei nuovi colori: la notte sarà il nero dei tuoi capelli corvini e io sarò la tua luna. Il giorno sarà l'oro luccicante del tuo sorriso e tu sarai il mio sole.

Vado a comprare dei nuovi colori così potrò amare questo mondo imperfetto.


martedì 15 febbraio 2011

Sei un muro.


Sei un grande muro con una sola piccola porta e mi stò chiedendo dove hai nascosto la preziosa chiave, perchè per ora stò qui, a fissare "quel che c'è al di là" dal buco della serratura. Sei un muro in cemento armato, non ti avvicinerai mai a me perchè non sai fare altro che stare lì immobile e se anche sono io che corro verso di te ciò che ottengo è un'altra botta in faccia, un'altra dolorosa botta in faccia mentre tu neanche un misero graffio. Ho anche provato a scavalcarti con queste mie esili braccia e indovina... mi sono ritrovata distesa a terra priva di forze, con le mani ferite e arrossate, provando invidia per quegli esseri alati che liberi vedevo sfrecciare nel blu profondo del cielo e come pesci nuotavano nel mare dei miei occhi rigonfi di lacrime. Non mi resta che lanciare via questo cuore palpitante e malato. Nel mio petto ci stà stretto. Lo lancio al di là di questo meraviglioso muro, so che è un tuffo nell'ignoto, ma in questo disperato gesto di una cosa potrò essere sicura: prima di schiantarsi a terra, forse su un morbido tappeto d'erba, forse su un complicato groviglio di spine, esso sarà libero e avrà scoperto cosa significa volare... Nei miei sogni, ti vedo tendere abilmente le mani e in un fugace gesto salvarlo .



giovedì 3 febbraio 2011

Sarà freddo l'inverno.


Sarà freddo l'inverno

sarà fragile quest'anima dal ghiaccio appassita.

Sentirò quel soffio di vento che batte

e fà rumore nelle orecchie

e sarò sorda per troppo tempo

non udirò il tuo canto chiamarmi.


Sarà freddo l'inverno

non mi scalderai,

non mi scalderà un sentimento

ma non odiare questo cuore malato

e no, non serve niente operare

che di cicatrici ne ho già troppe.

Dai solo per sta volta lascialo morire.


Nel buio annegherò

con gli occhi doloranti

ma non avrò paura.

Ho più paura di vedere.

E se cadrò nel silenzio

magari lo sentirò,

sentirò il tuo canto chiamarmi.


Dimmi pure che è un'utopia

ma magari quel canto

è primavera.

Oh sarà freddo l'inverno

ma anche nella neve nasce un fiore,

è lui il re di questo palazzo di ghiaccio.





lunedì 17 gennaio 2011

Bisogna sapere che io, per mia sorte, fui sempre di quelli che s’innamorano in modo eccessivo e inguaribile, e dei quali nessuno mai s’innamora.

— Elsa Morante

martedì 4 gennaio 2011

Shakespeare

"Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato
ama il tuo peccato e sarai innocente."

domenica 2 gennaio 2011

Catena.

Va bene essere indifferenti, dire: ok, ti evito, da oggi in poi al massimo un ciao... ma tu sei una catena. Se io ti lego una catena ai piedi e poi ti dico di camminare restando indifferente ad essa per quanto ti sforzi non riuscirai mai a correre come vorresti.

Sono irrazionale.

Per irrazionalismo si intende un atteggiamento di pensiero che esalta unicamente le facoltà extra-razionali della mente, ad esempio l'istinto, l'intuizione, l'immaginazione, il sentimento e la volontà cieca, come strumenti privilegiati per la conoscenza della realtà, mentre la ragione è ritenuta insufficiente a spiegare adeguatamente la totalità dell'esperienza.