Ho chiesto ad alcuni amici: sei mai stato innamorato? Loro mi parlano di baci, di abbracci, di fare l'amore. Mi parlano di tremori nelle gambe e nella voce, di sguardi insostenibili e del cuore scalpitante che si tuffa nello stomaco, ed infine mi parlano di dolore. Lui è sempre li dietro l'angolo, uno dei tanti angoli in un mondo che dovrebbe essere tondo. Le lacrime non ci lasciano mai, cerchiamo di usarle per colmare il vuoto che sentiamo dentro ma più il vuoto è grande più lacrime ci vogliono, così finiscono e noi siamo pieni solo a metà. Cerchiamo allora qualcosa o qualcuno che ci completi e spesso non sono altro che piccoli sassolini che finiscono sul fondo.
L'altro giorno ho trovato nel comodino un calzino spaiato, non trovo più la sua metà perciò tenerlo non ha alcun senso, ma invece di gettarlo l'ho preso e l'ho nascosto sul fondo del cassetto per poterlo proteggere da mia madre che sicuramente lo scarterebbe. Forse non è perfetto, magari è anche un pò consumato dal tempo, ma ha un colore stupendo e profuma di pulito e questo è più che sufficiente. Ora fingi di essere quel calzino, ti adoro con tutte le tue imperfezioni, e vorrei poterti nascondere anche te da quel mondo che spesso non ti apprezza , magari nell'armadio, nel cassetto ci staresti stretto, ma non posso... tu non vuoi ne me, ne il mio armadio. Vuoi la tua libertà, vuoi il rischio di finire nel cestino.
Me ne resto seduta sul letto abbracciata ad un cuscino, mi sorprendo del fatto che oggi ai piedi ho due calzini diversi e penso: se mai un giorno potessi stare con te sarebbe così, una cosa fuori dal comune.