"Ci imponiamo di non aspettarci niente, ma nel cuore in realtà la speranza non si spegne mai."

giovedì 30 settembre 2010

Cos'è l'amore?


1. L'amore è quando esci a mangiare e dai un sacco di patatine fritte a qualcuno senza volere che l'altro le dia a te. (Gianluca, 6 anni)

2. Quando nonna aveva l'artrite e non poteva mettersi più lo smalto, nonno lo faceva per lei anche se aveva l'artrite pure lui. Questo è l'amore. (Rebecca, 8 anni)

3. L'amore è quando la ragazza si mette il profumo, il ragazzo il dopobarba, poi escono insieme per annusarsi. (Martina, 5 anni)

4. L'amore è la prima cosa che si sente, prima che arrivi la cattiveria. (Carlo, 5 anni)

5. L'amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere. (Susanna, 5 anni)

6. L'amore è quella cosa che ci fa sorridere quando siamo stanchi. (Tommaso, 4 anni)

7. L'amore è quando mamma fa il caffè per papà e lo assaggia prima per assicurarsi che sia buono. (Daniele, 7 anni)

8. L'amore è quando mamma dà a papà il pezzo più buono del pollo. (Elena, 5 anni)

9. L'amore è quando il mio cane mi lecca la faccia, anche se l'ho lasciato solo tutta la giornata. (Anna Maria, 4 anni)

10. Non bisogna mai dire "Ti amo" se non è vero. Ma se è vero bisogna dirlo tante volte. Le persone dimenticano. (Jessica, 8 anni)


giovedì 23 settembre 2010

Incondizionatamente


L'amore incondizionato è una caratteristica che appartiene molto di più ad un'animale che ad un umano. Al mio cane non importa come mi vesto, non gli importa del mio conto in banca, non gli importa della mia faccia, di quello che faccio, semplicemente non gli importa chi sono, lui è disposto ad amarmi e a essermi fedele incondizionatamente. Non c'è una volta che non mi accolga allegramente chiedendo in cambio solo una carezza! un semplice gesto per così tanto amore. Chi di noi è disposto a comportarsi allo stesso modo?
Siamo tutti egoisti, orgogliosi, pieni di pregiudizi e aspettative e questi sentimenti ci sopraffanno e impediscono di far uscire il nostro lato migliore. La persona più forte è quella che riesce ad essere buona in ogni caso perchè è molto più facile comportarsi male che bene. E' molto più facile essere dalla parte del manico piuttosto che della lama perchè per ferirsi basta un'attimo. Allora ci si chiede da che parte stare...

martedì 21 settembre 2010

Emily Dickinson [656]


The name - of it - is "Autumn" -
The hue - of it - is Blood -
An Artery - upon the Hill -
A Vein - along the Road -

Great Globules - in the Alleys -
And Oh, the Shower of Stain -
When Winds - upset the Basin -
And spill the Scarlet Rain -

It sprinkles Bonnets - far below -
It gathers ruddy Pools -
Then - eddies like a Rose - away -
Upon Vermillion Wheels -


Il nome - suo - è "Autunno" -
Il colore - suo - è Sangue -
Un'Arteria - sulla Collina -
Una Vena - lungo la Strada -

Grandi Globuli - nei Viali -
E Oh, l'Acquazzone di Tinte -
Quando i Venti - rovesciano il Bacile -
E versano Pioggia Scarlatta -

Sparpaglia Berretti - laggiù -
Forma rubicondi Stagni -
Poi - avvolgendosi come una Rosa - se ne va -
Su Vermiglie Ruote -

sabato 11 settembre 2010

Mi ricordo che era inverno e nevicava. Mi sono svegliata, mi sono vestita con noncuranza, ed ho preso un treno.


Ho visto tanti, troppi amori. Ho visto amori che si tenevano per mano e si baciavano seduti su un sedile sgualcito di un treno. Ho visto amori, in stazioni, che si salutavano, amori che fumavano e buttavano i mozziconi nelle rotaie, per allentare la tensione e la nostalgia. Ho visto amori che si correvano incontro, che si salutavano e si abbracciavano. E ci ho visto tanto di quell'amore dentro i loro occhi che si guardavano, dentro le loro mani che si toccavano, dentro le loro bocche che si parlavano. Ho visto amori che camminavano mano per mano in strada, amori seduti su una panchina a scaldarsi un po' impacciati. Ho visto amori che urlavano in mezzo alla strada, mentre litigavano, per chissà cosa, per chissà chi poi. Ho visto amori appena nati, in un passeggino, coperti dal mondo ma con il viso fuori, ho visto amore nei loro visi che guardavano le persone che in quel mondo, gli hanno dato la vita, ho visto amore in quei occhi pieni di perché. Ho visto amori invece che andavano al cinema, o amori che ridevano insieme. Amori che facevano una foto a un qualcosa, amori invece che si facevano fare una foto. Ho visto amore in quelle macchinette pronte a rendere eterne quelle persone, che chissà, chissà se lo sarebbero state anche loro. Ho visto amori, seduti, a leggere un giornale, a prendere un caffè. Ho visto amori calpestare la neve, bere la pioggia, abbracciare il sole. Ho visto amori più maturi, che faticavano a camminare, ma non a tenersi per mano e a darsi baci che sapevano di vecchi ricordi. Ho visto amori in macchina, stressati dai problemi di tutti i giorni. Amori invece, rilassati, con tante valigie e tanta voglia di fare nuove esperienze. Ho visto amori seduti per terra, senza nulla, con un pezzo di carta che non parlava d'amore, ma di povertà. Ma ho visto amore dentro le loro mani che accarezzavano un fedele amico a quattro zampe, trattandolo come se fosse un tesoro inestimabile. Ho visto amori lasciarsi, dirsi le ultime parole, a darsi gli ultimi baci, come se tutto ciò potesse far tornare tutto come prima. Ho visto amori in una sala d'attesa d'ospedale, amori felici che aspettano una nuova persona nella loro vita, amori disperati che una persona se la vedono portare via. Ho visto amori dentro i negozi, dentro i ristoranti più pregiati e dentro i fast food meno raccomandati. Ho visto amori tra cucine, a lanciarsi cibo, o a litigare, dimenticandosi del cibo che cuoce. Ho visto amori sposarsi, altri divorziare. Ho visto amori in stanze da letto, amori passionali, amori per sentirsi un po' meno soli, amori colmi d'amore. Ho visto tanti, troppi amori. Non ho mai avuto il piacere di vedere il tuo, però. ©

pubblicata da this war is ours.

venerdì 10 settembre 2010

Gli uomini preferiscono una donna bella a una intelligente
perché tra essi gli stupidi sono più numerosi dei ciechi.

giovedì 9 settembre 2010

Scrivimi


cit. Quando è l'ultima volta che avete scritto una lettera? Quella classica, con la carta, la penna, la busta
.
Magari su carta senza righe, dovendo stare attenti a non disegnare montagne russe.
Scrivere, pensando bene a quel che si scrive, per non dover cancellare con righe o scarabocchi gli errori.
Quando salutavi qualcuno per andare via per un certo periodo quello ti diceva: "Scrivimi."
Mica ti diceva come adesso: "Mandami una mail ogni tanto, messaggiamoci, mi raccomando."
"Scrivimi."... Che bel suono ha questa parola. >>

Scrivere è una e delle cose che più mi piace, purtroppo oggi, nulla togliendo alla tecnologia, si fà uso sopratutto di sms, molto utili in alcuni casi ma anche molto freddi e distaccati.
Vorrei vivere ai tempi di mio nonno solo per poter almeno una volta usare quella famosa pennina intinta nel vasetto di inchiostro (vista solo attraverso qualche vecchia fotografia in bianco e nero) provare l'emozione di imbucare una lettera e pensare ad ogni parola scritta, cercare di immaginare la faccia di chi la riceverà e se ciò che hai scritto susciterà in lui tanta emozione quanta hai cercato di trasmetterne, controllare ogni giorno la cassetta della posta nella speranza di una risposta.
Vorrei avere nel cassetto qualche lettera da conservare per poter un giorno rileggerla e magari, rievocando dei dolci ricordi, versare qualche lacrima o meglio riderci sù.


mercoledì 8 settembre 2010

Splash

L'illusione è che tu semplicemente
stia leggendo questa poesia.
La realta' è che questa è
più di una
poesia.
Questo è il coltello di un accattone.
E' un tulipano.
E' un soldato che marcia
attraverso Madrid.
Questo sei tu sul tuo
letto di morte.
Questo è Li Po che ride
sottoterra.
No, non è una dannata
poesia.
E' un cavallo che dorme.
Una farfalla dentro
il tuo cervello.
Questo è il circo
del diavolo.
E non la stai leggendo
su una pagina.
E' la pagina che legge
te.
La senti?
E' come un cobra.
E' un'aquila affamata
che sorvola la stanza.
Questa non è una poesia.
la poesia è barbosa,
ti fa venire
sonno.
Queste parole ti incitano
a una nuova
follia.
Ti ha toccato la grazia,
sei stato spinto
dentro una
abbacinante regione di
luce.
Adesso l'elefante
sogna insieme
a te.
La volta dello spazio
curva e ride.
Adesso puoi morire.
Tu puoi morire adesso come
si doveva morire da uomini:
grande,
vittorioso,
con l'orecchio alla musica,
essendo tu la musica,
che romba,
romba,
romba.

Di Charles Bukowski

lunedì 6 settembre 2010


Ho sognato i tuoi occhi...
ho sognato che li fotografavo,
forse perchè non voglio dimenticarli.

domenica 5 settembre 2010


Cos'è ciò che pensiamo? ciò che diciamo? mi sembra sempre di più la brutta copia di frasi già dette, pensieri rubati a qualcun'altro e usati quando ci fanno comodo, senza neanche capire cosa significano... nessuno ha il coraggio di creare un pensiero proprio e chi lo fà è sempre visto come il folle, lo stupido, e chi mai darebbe ascolto ad un folle?
Ma tutto intorno a noi ci spinge a comportarci così, ci spinge ad avere un idolo, qualcuno da imitare, nessuno riesce (vuole) essere idolo di se stesso.

sabato 4 settembre 2010

Siamo tutti giusti nel nostro essere sbagliati

mercoledì 1 settembre 2010

Per tutta la vita.

Per tutta la vita andare avanti,
cercare i tuoi occhi negli occhi degl'altri,
far finta di niente,
far finta che oggi sia un giorno normale.

Che senso di vuoto,
che brutta ferita,
ferita da te, da me,
da quello che non c'è stato...MAI.