L'ipocrisia?c'è ne tanta, troppa, e non la sopporto; la sincerità? la cerco ma spesso neanche io riesco a darne; le bugie? coltelli nella piaga; la fiducia? le fondamenta di qualsiasi rapporto, cemento armato capace di sgretolarsi in piccoli granelli come sabbia; il perdono? difficile, necessita di grande forza ma sono sicura della sua esistenza; l'amicizia? ha due facce come una medaglia, bisogna sapersela giocare ed essere fortunati; l'amore? ne parlo tanto ma non so ancora esprimermi con certezza al riguardo...
Quanto è strano sentirsi comparse nel film della propria vita o sentirsi come uno di quei protagonisti che non piacciono per le proprie idee, azioni, per le proprie scelte. Mi ritrovo persa e intrappolata in questa realtà, pochi amici, dei genitori troppo apprensivi che non mi capiscono e delle relazioni che un po' fanno male e un po' mi danno la forza per andare avanti.
Ho paura di dormire, il mio subconscio sta diventando paranoico e monotono. Faccio incubi sempre per la stessa cosa, niente più sogni, niente più fantasie amate, solo incubi terribili. A questo punto preferisco la realtà e immaginare ad occhi aperti, anche se la realtà riesce spesso a stupirmi superando qualsiasi mia aspettativa.
Una volta mi hai detto che in questo blog ci avresti volentieri preso casa, io ti farei stare ma devo avvertirti che qui è come un roseto: molto bello ma c'è da fare attenzione alle spine. Se sopporterai esse e le loro punture, se ti prenderai cura di queste rose e saprai aspettare la fioritura ammirandola ogni volta come la prima, se conserverai la stessa passione e gli stessi occhi, forse riuscirai a rimanere, io non ti manderò via.
Non c'è qualcosa da comprendere qui, non c'è da prendermi sul serio, io stessa mi dico cose a cui non credo. Dici che so scrivere ma, ecco, forse questo non ha senso.
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