"Ci imponiamo di non aspettarci niente, ma nel cuore in realtà la speranza non si spegne mai."

sabato 1 ottobre 2011

Il filo rosso.

Da molto ci siamo incontrati ma scontrati no. Prima siamo dovuti inciampare su qualche sbaglio, rimanere al buio stesi a terra sentendoci dissolvere, come cadaveri restavano i nostri corpi evanescenti. Tentanto di evadere da questa sorte, le nostre mani si sono cercate e hanno scoperto di poter combaciare, come ingranaggi di una meravigliosa macchina di sogni e desideri. Dal gomitolo rosso è stato tagliato un lungo filo. Il filo che ci unisce. Esso è fragile e spesso si è spezzato, ma abbiamo avuto forza e anche se le mani tremavano siamo corsi a ripararlo. Le due estremità lacerate tornano insieme e ad ogni nodo il filo si accorcia, più il nodo è saldo più il filo diventa corto e maggiormente diminuisce la distanza che ci divide. Dobbiamo solo resistere, avere il coraggio e la voglia di raggiustare ciò che si danneggia, non per renderlo uguale a prima ma per renderlo migliore. Ci ritroveremo l'uno di fronte l'altro a contemplare la profondità dei nostri occhi che fluiscono gli uni negli altri come un fiume nel mare, così che se la corrente diventa impetuosa a causa della tempesta, gli zigomi si bagnano e le nostre guance diventano paludi di lacrime bisognose del calore di un bacio. C'è energia nei nostri baci, nelle mie labbra che scivolano sulle tue. Si catturano, si fanno compagnia, si mostrano deboli ma si amano assolvendosi da ogni peccato.
Non ci accorgiamo che la sabbia nella clessidra scorre velocemente e vittime del tempo infame ci ritroviamo, all'improvviso, già in attesa delle nostre anime divise.

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