"Ci imponiamo di non aspettarci niente, ma nel cuore in realtà la speranza non si spegne mai."

mercoledì 31 agosto 2011

Marry me.

C'è una persona, un ragazzo, fa avanti e dietro nella mia testa ed ha il passo pesante così che risulta impossibile non sentirlo camminare fra i miei pensieri. E' lui che, come fossero un puzzle, combina e scombina le mie emozioni, ha preso il controllo del mio corpo e... del mio cuore. Riesce a controllare anche il tempo, sono eterni i minuti senza di lui e sono inafferrabili le ore in sua compagnia. Mi piace tenergli la mano, abbracciarlo, mi piacciono i baci che ci diamo e le nostre fantasie su viaggi lontani o su una vita che dice di voler passare con me. Marry me. Forse ci sono già due anelli con i nostri nomi scritti sopra, mi piacerebbe, simbolo di una promessa d'amore. Sbilanciarsi potrebbe essere pericoloso ma io lo amo, veramente, ti amo e non riesco più a capire come potrebbe essere altrimenti.

Questo amore piu' ci consuma piu' ci avvicina.

Se le persone a cui voglio bene fossero stelle tu saresti la più bella e luminosa, tu saresti la stella polare. Tutte le stelle sono importanti e ognuna a modo suo fa luce nella notte, ma solo la stella polare mi indica il nord, e io senza di essa non so dove mi trovo, non so dove andare, mi sento persa. Nella notte mi basti tu, conti così tanto che se ora che sei al mio fianco le altre stelle si spegnessero non me ne accorgerei neanche.

lunedì 22 agosto 2011

Ci sono le coppie storiche, belle da morire.

Ci sono i ragazzini annoiati che si “amano” dopo una settimana. Ninfomani che scopano coi puttanieri. Amori che sbocciano all’improvviso. Ci sono i fidanzatini possessivi che si incatenano l’un l’altro fino ad odiarsi. Ci sono i coniugi insofferenti. Gli amanti teneri e sognatori. E poi ci siamo noi. Dove, di preciso, non si sa.
-The Haunted

giovedì 18 agosto 2011

I built a wall around my heart but is falling apart with you.

Vento caldo di passione, leggiadra brezza del mattino, cacciatore di nuvole, sei tu che provochi burrasca nel cuore. Tornado nella tempesta, mi scaraventi a terra, togli il respiro con violenza, togli il respiro con amore, conosci l'importanza di respirare? solo il tuo odore è ossigeno. Trasporti parole che si perdono in te e io con esse mi sono persa, ma se anche così non fosse non saprei comunque dove mi trovo o dove andare. Sei speciale e chi dice che non lo sei è perché ancora non ha capito l'importanza di poter volare.

giovedì 11 agosto 2011

Fra il paradiso e l'inferno ci sono sedici piani.

Juliet le tue gambe tremano ma ora devi correre, i tuoi occhi piangono ma ora devi sorridere. Il clandestino amore è stato svelato e ti chiedono di scontare la pena. Parole vengono urlate come proiettili vaganti e ti prendono in pieno il petto. Il cuore ti fa male, il respiro è sempre più in affanno. Romeo dice: "andrà tutto bene" ma, Juliet, allora perché vuoi rifugiarti in un sogno? perché getteresti il tuo corpo giù da questo palazzo per far subentrare la morte al dolore? Hai difeso i tuoi sentimenti con le unghie e con i denti e poi ti sei nascosta al mondo, è lui lo stolto, lui vuole toglierti la felicità. Juliet ti dicono: "Romeo non è  colui che pensi, non è il principe azzurro" ma tu non li credi, non puoi farlo! Romeo è la bellezza, è la gioia, è l'amore.. se tu non credi in lui non crederai mai più che queste cose possano esistere.
Fra il paradiso e l'inferno ci sono sedici piani ed io ho corso sulle scale di questa realtà gettandomi tra le fiamme. Ogni cosa brucia, ogni cosa va in fumo, di ogni cosa rimane cenere... ogni cosa tranne Una. Cercavo un angelo, ma ora basta, solo uomini terreni. Qualcuno che si sporchi le mani per difendere le proprie promesse, che non abbia bisogno di ali ma solo di braccia capaci di sorreggere, che ti impedisca di lasciarti cadere. Anche se le gambe ancora tremano, Romeo, tu mi copri col tuo caldo mantello nero e mi tieni forte la mano, dici: "amore mio" ed io non ho più freddo, non ho paura, quindi ti amo.

giovedì 4 agosto 2011

...and smile



Tu sei il colore,
tu sei il movimento e la rotazione. (Mai)
Potrebbe restare con me per l’intero giorno?
Sbagliare e accettarne le conseguenze, perdere e discuterne
e sorridere.
Non sono in questo film.
Non sono in questa canzone.
Mai
Lasciami paralizzato, amore.
Lasciami ipnotizzato, amore.

Mi hai rapito.

Non ti vedo, non distinguo la tua espressione nel buio, i tuoi occhi mi stanno fissando? Riesco a sentire il tuo sguardo gravare sul mio corpo. La flebile luce dietro di te riverbera sulla tua pelle mostrando solo lievemente delle esili ma decise forme, mi piacciono.
Uomo del mistero, sorriso enigmatico, respiro soave, mano leggera e beffarda,  mi hai rapito. Le tue nude labbra mi hanno stregato, non trovo cura, non cerco cura, non voglio più cura. Non ho le forze per resisterti, non mi oppongo al gentil sortilegio, ora incantami.

domenica 31 luglio 2011

Hai paura del buio?

Sono morta fra le tue braccia e perso il mio respiro ho continuato a vivere del tuo.
La banalità è per noi l'unica cosa immorale e lasciamo che la notte ci nasconda sotto il suo manto nero-blu.
Ti giri intorno con aria sospetta, hai paura del buio? pensi che perdendo la capacità di vedere poi potresti perdere anche te stesso?  Non preoccuparti posso essere i tuoi occhi, posso guidarti io.
Lo sai, il buio conosce noi ma noi in esso spesso non ci riconosciamo, qui le ombre si confondono, danzano e si fanno beffe dell'ignoto. Ricorda che dove c'è ombra c'è anche luce.
Il sonno ti prende e non riesci a ribellarti solo l'alba fà risorgere i tuoi occhi sul mio volto. Allora sorrido e anche tu sorridi ma vorrei sapere cosa dicono quei sospiri che mi  fai.

Stringi forte la mia gracilità senza spezzarmi, facilmente cado in pezzi riducendomi in piccoli frammenti di niente.
Mia musa, sogno che vorrei vivere ogni notte, resta aggrovigliato nel mio petto che io ora abbraccio il tuo pensiero e non lo lascio andare.

venerdì 29 luglio 2011

Siamo rimasti solo voce.

Come la ninfa Eco, che a furia di consumarsi, per passione, finì col rimanere voce... eco di voce, eco della sua voce.
Non abbiamo più peso, né corpo, né vita, siamo soltanto voce.
La voce che si spande nei canali della quantità, la voce rinchiusa, asserragliata a spurgare, incarcerata. La voce dai motel, la voce rimasta impigliata nella rete dei telefoni, delle strade, dei binari.
Siamo rimasti Voce, senza più corpo, sul bordo della nostra gioventù, sull’orlo di come sarebbe dovuta andare. La voce delle serenate, che ci echeggiano nelle orecchie, e non ci lasciano in pace.
Puniti dalla troppa passione, ci si è portati al punto di rimanere fermi davanti ai bivi.
Allora ci è voluto il ritiro, l’impresa e l’epopea.
La voce è diventata la nostra divinità, il nostro nume.
Essa soltanto ci tutela e conserva, ci riproduce, che ci ha infebbrato la vita, ingravidati, e solo la voce è rimasta per sgravare quella colica di immaginazione, quel mare grosso che ci ha sollevati fino a dove Dio si è fatto intravedere e poi ancora, ci ha annegati, ributtati dalla parte di sotto. La voce è la nostra barca, il nostro confine, quel che resta di noi, l’eco della nostra voce, rimbalzante per tutti gli spigoli dai quali ci siamo intravisti.
La voce, eco della visione.

-V. Capossela

giovedì 28 luglio 2011

una cosa importante...

Mi sembra quasi di non conoscerti, sono passati solo tre giorni dall'ultima volta che ti ho visto e due minuti dall'ultima volta che ti ho parlato eppure, e non è da me dirlo così spesso, mi manchi.

mercoledì 27 luglio 2011

Ascolta

Maledetta la mia incapacità di parlare. Il silenzio prevale su di me, lo dicono tutti. La verità è che non mi piace parlare, spiegare, fare confusione, interrompere il suono del mondo già abbastanza caotico da se. Preferisco ascoltare, preferisco essere come una culla da riempire di melodie, di parole nuove, di discorsi di ogni genere. Per questo potrei adorare la tua voce, i tuoi sussurri, la tua risata, il tuo cantare e anche il modo in cui stai in silenzio che è forse il rumore più intenso e pieno di parole che conosca. Per questo potrei amarti.

-Mamma ho un fischio nell'orecchio...
-Dimmi un numero
-Sette!
-Allora ti pensa qualcuno con la G
-Il fischio è scomparso...


sabato 23 luglio 2011

Black out

Dicevamo che se fosse stato il primo aprile ci saremmo presentati mano nella mano, come per scherzo, rivelando a tutti il nostro segreto. Ma questa è una cosa speciale e noi egoisticamente non ne facciamo parola con nessuno, il tesoro è tutto per noi, a cosa serve condividerlo? per rischiare che delle mani sporche lo sciupino?

Le gocce di pioggia cadevano copiose sulla macchina, ascoltavamo la musica del cielo, piccole stelle cadenti sul finestrino mi sembravano lacrime sulla pelle. Fuggendo dai fulmini per paura della forza di Zeus cercavo di infonderti un po di coraggio, alquanto paradossale che io cerchi di incoraggiare te.
La luce dell'alba sul mare ti ha reso reale, ti ha fatto apparire neve al sole, fiore che sboccia mostrando maestosità nel suo modo di essere semplice.
Prima la gioia e poi la paura, irrimediabilmente ciò che ci rende felici ci farà soffrire, crudele realtà umana. Sono spaventata, la neve si scioglie e i fiori appassiscono, è così per natura ed è incontrastabile. Ho paura, forse nella neve si nasconde una trappola, forse nel fiore un veleno. La paura mi impedisce di essere felice e di amare la bellezza.

Non voglio turbarti, non voglio scolorire l'arcobaleno solo perché in me ancora avanza la tempesta. Hai paura del temporale e io te lo terrò distante, non camminerai sotto questa pioggia che cade violentemente tenendomi per mano, lo farò da sola.
Perdonami, a volte ci sono black out nella mia testa e in questo buio neanche tu, raggio di sole, puoi entrare.

Ho visto tra le nuvole un aeroplano, quand'ero piccola il rumore che faceva quando lo sentivo passare mi faceva nascondere sotto le lenzuola, stasera invece mi fa sentire che ho un vuoto dentro e sento di non riuscire a colmarlo.
Le farfalle nello stomaco sono irrequiete come non mai ed io non riuscirò a dormire, forse starò a guardare l'orizzonte sperando di trovare quello che cerco, o meglio, sperando di trovare qualcosa da cercare.


giovedì 21 luglio 2011

If everybody in the world loved everybody in the world what a glorious world.

Il riflesso della luna sul mare, il chiarore sul viso e la luce nell'iride, le onde che si infrangono sulla battigia, la bandiera bianca in balia del forte vento, neanche una reflex sarebbe riuscita a catturare queste immagini così come lo hanno fatto i miei occhi. Il tuo profumo nuovo, le mani nei capelli, le mani nelle mani e dei sorrisi che non riuscivo a trattenere. Un giubbetto che non tiene abbastanza caldo ma si aiuta con un abbraccio e dei baci che non eran baci ma sussurri al cuore. La radio passa bella musica e ci canta anche : "Oh, kiss me beneath the milky twilight".

Quando qualcuno mi chiede cosa mi piace trovare nelle altre persone rispondo: deve avere dei bei occhi e deve sapermi cantare una canzone. Posso dire che per la prima volta l'ho trovato, questo è anche quello che ho trovato in te. Flash, ci sono ancora flash nei miei pensieri, scatti continui.
Così stanotte siamo stati "in a world of pure imagination", uno di quei posti che di giorno non c'è, sul confine tra la realtà e il sogno ma che posso giurare stavolta non è opera di Morfeo.

C'erano un ragazzo e una ragazza seduti di fronte al mare, lo sguardo fisso sull'orizzonte, scrutavano il cielo notturno ma non cercavano niente, persino le stelle avevano perso di importanza ora che potevano stare vicini.

martedì 19 luglio 2011

Mai ti si concede un desiderio senza che inoltre ti sia concesso il potere di farlo avverare.

Qual'è il peso delle parole? esiste un dosatore per non rischiare di sbagliare? No, non esiste e il pericolo che una parola si possa trasformare in un coltello affilato è inevitabile. Basta poco, basta un si o un no.

I miei pensieri sono fili della tela di un ragno che instancabilmente tesse ogni giorno, la mia libertà è un effimera bolla di sapone, la mia anima è sottile cristallo.
Ho incontrato te, tu che distruggi tutto quello che tocchi e hai rischiato di infrangere ogni cosa.
Ma ora sono più forte o forse solo più egoista, ora faccio ciò che voglio e non mi importa di tutto il resto. Guarderò il cielo senza pensarti, osserverò le stelle ogni notte e se una scia di luce solcherà i miei occhi esprimerò un nuovo desiderio.

Proprio come nelle nuvole immagino figure, ho l'abitudine di vedere negli altri cose che altre persone di solito non vedono. Perché se sono con te non vedo un corpo ma vedo un'anima, non percepisco la carne ma sento il calore. Continueranno a voler infangare quanto di cristallino questi occhi "diversi" vedono in te. Non badarci perché io farò lo stesso.
Ho bisogno di credere in qualcosa di buono, ho bisogno di una persona importante. Se vuoi puoi essere il mio raggio di sole, aprirò un foro nel muro che sempre costruisco per proteggermi e ti farò filtrare attraverso di esso, con te non avrò più paura del buio. Sii la mia compagnia, sii ciò che vuoi essere per me o sii semplicemente ciò che vuoi essere. Andiamo a guardarle insieme queste stelle, la terra sarà cielo e il cielo tappeto blu, noi angeli senza ali contempleremo inerti tanta immensità consapevoli che vivendo in questo mondo prima o poi si cade giù.


"Mai ti si concede un desiderio senza che inoltre ti sia concesso il potere di farlo avverare. Può darsi che tu debba faticare per questo, tuttavia." -R. Bach


Non si muore tutte le mattine.

Il mio cuore! È morto mille volte almeno, il mio cuore!
Ha vissuto addirittura morendo, covando la morte in sè, se l'è tenuta attaccata, ben stretta, senza distinguerla, ed è morto cento volte al giorno.
È la vita... ma è certo, non si muore tutte le mattine, si muore una volta sola.
V. Capossela;