tu che cammini in punta di piedi su questo mondo che ancora non si è mica capito in che verso gira e da che parte sta. Tu, che a volte ti senti così fuori misura, ti sei mai chiesta se anche la terra si sente piccola in confronto all'universo? e chissà che poi la pioggia non siano altro che le lacrime di un cielo che nessun si preoccupa di consolare. Ma tu cammini in punta di piedi senza le tue scarpine colorate, specchio della tua follia, perché ti piace sentire il prato fiaccarsi ad ogni piccolo passo e non hai paura delle spine, e poi cammini in punta di piedi in un museo, il museo di "ciò che è stato", è pieno di cocci di vasi, li avevi riempiti di parole, amore e lacrime ma poi li hai scaraventati a terra nella rabbia di una nuova delusione, frantumati in mille pezzi dopo aver perso quell'equilibrio sempre un pò precario. Cammini tra i cocci e li osservi con quei tuoi occhi grandi, occhi d'inchiostro, vorresti che sparissero tutti ma sai.. non è possibile, quindi non badarci, semplicemente stai attenta a non ferirti quei piedini con inutili pezzi taglienti di ricordi da buttare, perché l'importante è che tu riesca ad allontanarti da essi, ad andare avanti : da qualche parte c'è un bel vaso di diamante che ti attende. ©
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