"Ci imponiamo di non aspettarci niente, ma nel cuore in realtà la speranza non si spegne mai."

domenica 16 ottobre 2011

perché sei cosa bella...


E mentre scendono lacrime
e sento freddo senza averti qui,
e poi mi sento un po' strana e mi trema la mano,
mi manca l'aria se tu non sei qui.
e pensandoci bene sai,
questa canzone mi parla di te,
e come emozione mi stringe le vene
e ferma il sangue e sai perché?

Era bello mentre i nostri occhi piano si seguivano,
quasi intimiditi dallo specchio che temevano.
Era dolce il modo in cui piangevi quella sera,
ti avrei stretto forte forte e sai che non si poteva.
E sarò libera di poterti dire
e sarò sempre amore magico,
sarà poter volare senza mai cadere
e prenderti per mano e convincerti a soffrire,
perché ogni cosa bella ti fa sempre stare male.
E poi baciarti ogni notte
proprio come le zanzare,
e cercare le tue mani sempre
quando nasce il sole...
e dimostrarti che per niente al mondo ti farei soffrire
perché tu sei cosa bella e non meriti del male.

Ed è bello che ora i nostri occhi sembra che si cercano
non han più paura dello specchio che temevano.
Eri dolce la prima sera in macchina al parcheggio
e ti ho stretto forte forte ed è lì che si poteva.

E sarò libera di poterti dire
e sarà sempre amore magico,
sarà poter volare senza mai cadere
e prenderti per mano
e convincerti a soffrire,
perché ogni cosa bella ti fa sempre stare male.
E poi baciarti ogni notte
proprio come le zanzare,
e cercare le tue mani sempre
quando nasce il sole..
e dimostrarti che per niente al mondo
ti farei soffrire
perché sei cosa bella
e non meriti del male.
E poi baciarti ogni notte
proprio come le zanzare,
e cercare le tue mani sempre
quando nasce il sole..
e dimostrarti che per niente al mondo
ti farei soffrire
perché sei cosa bella
e non meriti del male.

Ed è bello che ora i nostri occhi quasi si somigliano,
non han più paura dello specchio che vedevano.
Eri dolce mentre mi baciavi ieri sera,
io ti tengo stretto forte,
lo farò una vita intera.



mercoledì 12 ottobre 2011

Solo i coraggiosi riescono ad amare.

Per amare ci vuole coraggio, il coraggio di dire quello che sei, quello che mai sarai. Il coraggio di fare quello che sai, quello che mai saprai. Il coraggio di mostrare la tua parte più vera, la tua parte più sincera. Il coraggio di aspettare che tutto passi, che il tempo passi. Il coraggio di vedere solo con i tuoi occhi, mai con quelli altrui. Il coraggio di voler amare, nonostante tutto, nonostante tutti.
Per amare ci vuole coraggio. Ed io soldato senza armatura, combatto, mi ferisco e muoio, contro di te mio amore che ora sei il più forte, perché puoi decidere, perché puoi dire, ma anche non dirmi mai, perché puoi farmi aspettare, perché puoi far finta di niente, anche se tutto sai... Ma domani non sarà così, quando non mi vedrai più, non ti cercherò più, non mi sentirai più, perché solo i coraggiosi riescono ad amare, ed anche se perdono non perdono mai. Mentre tutti gli altri passano la vita a trovare il coraggio per non innamorarsi credendo di vincere, ma in realtà.. non vincono mai.

-O.Casini

La nostra è una relazione economica:

non sperperiamo soldi ma non risparmiamo sull'amore. Non ci regaleremo diamanti, ma quello che ci possiamo regalare noi nessun altro può: solo tu hai i miei baci e solo io ho i tuoi.

sabato 1 ottobre 2011

Il filo rosso.

Da molto ci siamo incontrati ma scontrati no. Prima siamo dovuti inciampare su qualche sbaglio, rimanere al buio stesi a terra sentendoci dissolvere, come cadaveri restavano i nostri corpi evanescenti. Tentanto di evadere da questa sorte, le nostre mani si sono cercate e hanno scoperto di poter combaciare, come ingranaggi di una meravigliosa macchina di sogni e desideri. Dal gomitolo rosso è stato tagliato un lungo filo. Il filo che ci unisce. Esso è fragile e spesso si è spezzato, ma abbiamo avuto forza e anche se le mani tremavano siamo corsi a ripararlo. Le due estremità lacerate tornano insieme e ad ogni nodo il filo si accorcia, più il nodo è saldo più il filo diventa corto e maggiormente diminuisce la distanza che ci divide. Dobbiamo solo resistere, avere il coraggio e la voglia di raggiustare ciò che si danneggia, non per renderlo uguale a prima ma per renderlo migliore. Ci ritroveremo l'uno di fronte l'altro a contemplare la profondità dei nostri occhi che fluiscono gli uni negli altri come un fiume nel mare, così che se la corrente diventa impetuosa a causa della tempesta, gli zigomi si bagnano e le nostre guance diventano paludi di lacrime bisognose del calore di un bacio. C'è energia nei nostri baci, nelle mie labbra che scivolano sulle tue. Si catturano, si fanno compagnia, si mostrano deboli ma si amano assolvendosi da ogni peccato.
Non ci accorgiamo che la sabbia nella clessidra scorre velocemente e vittime del tempo infame ci ritroviamo, all'improvviso, già in attesa delle nostre anime divise.

venerdì 16 settembre 2011

Noi siamo dei ladri, siamo abili a rubarci il tempo.

Perdonami perché ho preso i tuoi secondi, i tuoi minuti e i tuoi giorni. Perdonami perché ho preso tutto senza chiedere.

Ecco, forse questo non ha senso.

Parliamo del cuore, del mio cuore. Il mio cuore come il mondo, all'inizio, era una Pangea. Non c'era distinzione fra terra e acque ma poi una serie di terremoti ha sconvolto questa situazione. La superficie è stata inondata da mari e oceani di lacrime, quell'unica terra si è divisa, squarciata, frammentata in qualcosa di irreparabile. Se c'è un atmosfera il buco dell'ozono in essa deve essere molto espanso in quanto non riesce più a proteggerlo, il mio cuore è un pianeta senza nessuno che lo difenda. Mi sono scoperta incapace di ciò, lui decide per se stesso non per me, ed io posso decidere ciò che è meglio per me ma non ciò che lo è per lui. Odio i battiti del mio cuore perché non posso controllarli, sono inaspettati e spesso inopportuni, mi fanno malissimo e vanno contro ogni logica. Il cuore non ha voce, non ha modo di parlare se non questo, non ha modo di farsi sentire se non quasi esplodendoti nel petto. E' impossibile che tu non ti accorga del suo urlo, ma lo senti solo tu e invece vorresti che lo sentisse chi ti sta difronte, vorresti che capisse ciò che a parole non sapresti spiegare e non riusciresti a dire. Il silenzio. Quanto sono difficili da spezzare certi silenzi e quanto sono incomprensibili, causano malumori e in me regnano sovrani.
L'ipocrisia?c'è ne tanta, troppa, e non la sopporto; la sincerità? la cerco ma spesso neanche io riesco a darne; le bugie? coltelli nella piaga; la fiducia? le fondamenta di qualsiasi rapporto, cemento armato capace di sgretolarsi in piccoli granelli come sabbia; il perdono? difficile, necessita di grande forza ma sono sicura della sua esistenza; l'amicizia? ha due facce come una medaglia, bisogna sapersela giocare ed essere fortunati; l'amore? ne parlo tanto ma non so ancora esprimermi con certezza al riguardo...
Quanto è strano sentirsi comparse nel film della propria vita o sentirsi come uno di quei protagonisti che non piacciono per le proprie idee, azioni, per le proprie scelte. Mi ritrovo persa e intrappolata in questa realtà, pochi amici, dei genitori troppo apprensivi che non mi capiscono e delle relazioni che un po' fanno male e un po' mi danno la forza per andare avanti.
Ho paura di dormire, il mio subconscio sta diventando paranoico e monotono. Faccio incubi sempre per la stessa cosa, niente più sogni, niente più fantasie amate, solo incubi terribili. A questo punto preferisco la realtà e immaginare ad occhi aperti, anche se la realtà riesce spesso a stupirmi superando qualsiasi mia aspettativa.
Una volta mi hai detto che in questo blog ci avresti volentieri preso casa, io ti farei stare ma devo avvertirti che qui è come un roseto: molto bello ma c'è da fare attenzione alle spine. Se sopporterai esse e le loro punture, se ti prenderai cura di queste rose e saprai aspettare la fioritura ammirandola ogni volta come la prima, se conserverai la stessa passione e gli stessi occhi, forse riuscirai a rimanere, io non ti manderò via.

Non c'è qualcosa da comprendere qui, non c'è da prendermi sul serio, io stessa mi dico cose a cui non credo. Dici che so scrivere ma, ecco, forse questo non ha senso.

martedì 6 settembre 2011

Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?

Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" rispose uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?" Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò: "Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire
questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché?
Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."


-Mahatma Gandhi

mercoledì 31 agosto 2011

Marry me.

C'è una persona, un ragazzo, fa avanti e dietro nella mia testa ed ha il passo pesante così che risulta impossibile non sentirlo camminare fra i miei pensieri. E' lui che, come fossero un puzzle, combina e scombina le mie emozioni, ha preso il controllo del mio corpo e... del mio cuore. Riesce a controllare anche il tempo, sono eterni i minuti senza di lui e sono inafferrabili le ore in sua compagnia. Mi piace tenergli la mano, abbracciarlo, mi piacciono i baci che ci diamo e le nostre fantasie su viaggi lontani o su una vita che dice di voler passare con me. Marry me. Forse ci sono già due anelli con i nostri nomi scritti sopra, mi piacerebbe, simbolo di una promessa d'amore. Sbilanciarsi potrebbe essere pericoloso ma io lo amo, veramente, ti amo e non riesco più a capire come potrebbe essere altrimenti.

Questo amore piu' ci consuma piu' ci avvicina.

Se le persone a cui voglio bene fossero stelle tu saresti la più bella e luminosa, tu saresti la stella polare. Tutte le stelle sono importanti e ognuna a modo suo fa luce nella notte, ma solo la stella polare mi indica il nord, e io senza di essa non so dove mi trovo, non so dove andare, mi sento persa. Nella notte mi basti tu, conti così tanto che se ora che sei al mio fianco le altre stelle si spegnessero non me ne accorgerei neanche.

lunedì 22 agosto 2011

Ci sono le coppie storiche, belle da morire.

Ci sono i ragazzini annoiati che si “amano” dopo una settimana. Ninfomani che scopano coi puttanieri. Amori che sbocciano all’improvviso. Ci sono i fidanzatini possessivi che si incatenano l’un l’altro fino ad odiarsi. Ci sono i coniugi insofferenti. Gli amanti teneri e sognatori. E poi ci siamo noi. Dove, di preciso, non si sa.
-The Haunted

giovedì 18 agosto 2011

I built a wall around my heart but is falling apart with you.

Vento caldo di passione, leggiadra brezza del mattino, cacciatore di nuvole, sei tu che provochi burrasca nel cuore. Tornado nella tempesta, mi scaraventi a terra, togli il respiro con violenza, togli il respiro con amore, conosci l'importanza di respirare? solo il tuo odore è ossigeno. Trasporti parole che si perdono in te e io con esse mi sono persa, ma se anche così non fosse non saprei comunque dove mi trovo o dove andare. Sei speciale e chi dice che non lo sei è perché ancora non ha capito l'importanza di poter volare.

giovedì 11 agosto 2011

Fra il paradiso e l'inferno ci sono sedici piani.

Juliet le tue gambe tremano ma ora devi correre, i tuoi occhi piangono ma ora devi sorridere. Il clandestino amore è stato svelato e ti chiedono di scontare la pena. Parole vengono urlate come proiettili vaganti e ti prendono in pieno il petto. Il cuore ti fa male, il respiro è sempre più in affanno. Romeo dice: "andrà tutto bene" ma, Juliet, allora perché vuoi rifugiarti in un sogno? perché getteresti il tuo corpo giù da questo palazzo per far subentrare la morte al dolore? Hai difeso i tuoi sentimenti con le unghie e con i denti e poi ti sei nascosta al mondo, è lui lo stolto, lui vuole toglierti la felicità. Juliet ti dicono: "Romeo non è  colui che pensi, non è il principe azzurro" ma tu non li credi, non puoi farlo! Romeo è la bellezza, è la gioia, è l'amore.. se tu non credi in lui non crederai mai più che queste cose possano esistere.
Fra il paradiso e l'inferno ci sono sedici piani ed io ho corso sulle scale di questa realtà gettandomi tra le fiamme. Ogni cosa brucia, ogni cosa va in fumo, di ogni cosa rimane cenere... ogni cosa tranne Una. Cercavo un angelo, ma ora basta, solo uomini terreni. Qualcuno che si sporchi le mani per difendere le proprie promesse, che non abbia bisogno di ali ma solo di braccia capaci di sorreggere, che ti impedisca di lasciarti cadere. Anche se le gambe ancora tremano, Romeo, tu mi copri col tuo caldo mantello nero e mi tieni forte la mano, dici: "amore mio" ed io non ho più freddo, non ho paura, quindi ti amo.

giovedì 4 agosto 2011

...and smile



Tu sei il colore,
tu sei il movimento e la rotazione. (Mai)
Potrebbe restare con me per l’intero giorno?
Sbagliare e accettarne le conseguenze, perdere e discuterne
e sorridere.
Non sono in questo film.
Non sono in questa canzone.
Mai
Lasciami paralizzato, amore.
Lasciami ipnotizzato, amore.

Mi hai rapito.

Non ti vedo, non distinguo la tua espressione nel buio, i tuoi occhi mi stanno fissando? Riesco a sentire il tuo sguardo gravare sul mio corpo. La flebile luce dietro di te riverbera sulla tua pelle mostrando solo lievemente delle esili ma decise forme, mi piacciono.
Uomo del mistero, sorriso enigmatico, respiro soave, mano leggera e beffarda,  mi hai rapito. Le tue nude labbra mi hanno stregato, non trovo cura, non cerco cura, non voglio più cura. Non ho le forze per resisterti, non mi oppongo al gentil sortilegio, ora incantami.